Novi Ligure (Alessandria) – Pernigotti Spa, “visto il blocco permanente dello stabilimento, a opera dei lavoratori, in corso dal 7 novembre, comunica di aver richiesto alle organizzazioni sindacali e alle Rsu dello stabilimento di Novi Ligure di cessare l’occupazione dello stesso, in quanto tale comportamento ostruzionistico sta compromettendo la produttività aziendale impedendo, al contempo, qualsiasi accesso al sito industriale da parte di soggetti terzi che in questi giorni stanno manifestando un interesse per l’acquisto dello stabilimento e/o dei macchinari industriali, anche al fine di favorire la ricollocazione sul territorio nazionale del personale impiegato”.
Pernigotti ha ribadito che l’occupazione permanente non trova giustificazione
“Tale blocco sta impedendo il normale svolgimento delle quotidiane attività amministrative e produttive, ingenerando, di conseguenza, rilevanti problemi di carattere organizzativo, oltre che un danno economico e relazionale nei confronti di clienti, fornitori, terzi interessati e degli stessi lavoratori“.
L’azienda ha invitato i dipendenti, le Rsu e le organizzazioni sindacali a cessare l’occupazione dello stabilimento produttivo
Come già comunicato, Pernigotti, sottolinea l’azienda, “a causa della situazione di crisi che sta attraversando ha intenzione di esternalizzare le attività produttive del sito di Novi Ligure unicamente presso il territorio nazionale, nel rispetto della storicità del brand e con l’obiettivo di mantenere la qualità distintiva dei propri prodotti, e si sta adoperando affinché il personale coinvolto – circa 100 lavoratori – possa essere ricollocato presso aziende operanti nel medesimo settore o terzisti durante il periodo di Cigs, nel pieno rispetto della procedura“.