Petrolio, impennata record dopo gli attacchi agli impianti dell’Arabia Saudita

I future sul Brent sono saliti di 12 dollari nei primi minuti di attività

HONG KONG – I prezzi del petrolio hanno registrato un’impennata record dopo che gli attacchi a due strutture saudite hanno dimezzato la produzione del primo produttore mondiale, alimentando nuove paure geopolitiche.

I future sul Brent sono saliti di 12 dollari nei primi minuti di attività. Ai massimi da quando sono stati lanciati nel 1988 e rappresentano un balzo di quasi il 20%. Mentre il WTI è salito di oltre 8 dollari, circa il 15 percento.

Il Brent ha toccato i massimi dalla guerra del Golfo del 1991. E il future sul Brent sale di oltre il 10% a 66,55 dollari al barile, dopo aver guadagnato fino al 19,5% a 71,75 dollari, sui livelli di gennaio 1991. Il future sul Wti balza in avanti del 9,25% a 59,86 dollari al barile. Dopo aver segnato un +15,5%, il suo maggior aumento giornaliero dal 22 giugno 1998.

(LaPresse/AFP)

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