Pnrr: allarme Ue su attuazione, rischio recessione. Salvini attacca: “Ci governiamo da soli”

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse Nella foto: il segretario della Lega Matteo Salvini

MILANO – Essenziale attuarlo, senza l’Italia sarebbe a rischio recessione. È ciò che pensa Bruxelles del Pnrr, che lo ritiene l’unico modo per contrastare “squilibri macroenomici eccessivi”, ovvero deficit e debito cronicamente troppo alti. Almeno stando a quanto anticipato sulle raccomandazioni della Commissione europea, che saranno presentate domani. Sulla stessa linea le parole del commissario Paolo Gentiloni, che ritiene il piano l’unico antidoto al rischio di stagnazione, al quale l’intera classe dirigente italiana dovrebbe offrire supporto. Appello che per il leader della Lega, Matteo Salvini, ha il sapore di un ingresso a gamba tesa nella sovrana Italia.

Gentiloni è tornato a ricordare che non è più possibile, per l’Unione, continuare a fornire il tipo di supporto finanziario messo in campo per far fronte alla pandemia, perché “la forte crescita dei prezzi e il probabile aumento dei tassi di interesse entro l’estate sono due fattori con i quali siamo costretti a fare i conti”. Per evitare la recessione, dunque, Gentiloni e il resto della Commissione insistono sul fatto che sia “essenziale” approvare le corpose riforme collegate al Pnrr.

Sulla scia di questa urgenza, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha inviato venerdì una lettera alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, per accelerare sull’approvazione del Ddl Concorrenza, una tappa cruciale perché il Recovery Plan possa avanzare. Lettera che sarà oggetto di discussione della prossima conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama.

Abbastanza per scatenare la reazione del leader della Lega, che intervenendo alla scuola di Formazione Politica a Milano, ha affermato che “i consigli sono interessanti ma gli italiani sono in grado di autogestirsi e autogovernarsi senza intromissioni esterne. Se la richiesa dell’Ue è massacrare imprese lavoratori e famiglie italiani la risposta è no”. Salvini ha poi sottolineato che “quando dicono che l’Ue ci richiama sulle riforme, sui balneari, sulle tasse sulla casa… sul Pnrr ricordiamoci sommessamente che secondo i dati della Corte dei conti gli italiani negli ultimi anni hanno versato 100 miliari di euro in più di quelli che sono tornati indietro”.(LaPresse)

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