Ponte Genova, completata l’ultima pila del nuovo ponte

Presenti alla base della pila 12 anche il sindaco di Genova e commissario straordinario per il ponte, Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti

Explosive charges blow up the eastern pylons of Genoa's Morandi motorway bridge on June 28, 2019 in Genoa. - Some of the remains of Genoa's Morandi motorway bridge are set to be destroyed on June 28 almost eleven months after its partial collapse during a storm killed 43 people and injured dozens. (Photo by Vincenzo PINTO / AFP)

GENOVA – Un cantiere che non dorme mai. Avanzano i lavori del nuovo ponte di Genova, costruito da PerGenova, joint venture tra Salini Impregilo e Fincantieri. Completata oggi l’ultima delle 18 pile giganti che sorreggono la struttura del viadotto, costruite in pochi mesi. “E’ un momento importantissimo per dare alla gente il segnale che le opere si portano a termine. Questo lavoro mostra lo sforzo delle persone e lo traduce in una realtà per tutti”, commenta l’amministratore delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini. Un approccio ‘fast track’, dove 20 cantieri lavorano in contemporanea nel grande cantiere del ponte: “E’ un cantiere molto complesso che deve essere diretto come un’orchestra, dove ognuno fa la propria parte per raggiungere l’armonia”, spiega Salini.

Presenti il sindaco e il governatore

Presenti alla base della pila 12 anche il sindaco di Genova e commissario straordinario per il ponte, Marco Bucci e il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Solo il 25 di giugno eravamo qui per la prima colata. Le 18 pile sono state costruite bene e in tempo record a dimostrazione che in Italia le opere belle, fatte bene e nei tempi giusti si possono fare – ricorda il primo cittadino -. Abbiamo molto da realizzare in termini di infrastrutture ed è un segnale a tutti quanti, e al mondo, che sappiamo lavorare bene”. A fare eco alle parole del sindaco Bucci, il governatore ligure Toti: “E’ un nuovo passo verso la normalità che la città di Genova e la Liguria aspettano. E’ un gesto che ha un significato importante perché dimostra che le opere si possono realizzare e non si tratta di miracoli. Costruire nei tempi e con la giusta spesa è possibile nel nostro paese, come sta avvenendo a Genova”.

La ricostruzione del ponte

Dopo il varo del primo dei tre impalcati da 100 metri il 13 febbraio e quello della quarta campata a levante due giorni dopo, il ponte visibile misura ormai 550 metri, superando la metà della lunghezza complessiva di 1067 metri. “E’ un modello replicabile ovunque. Dimostra una grande capacità della gente di dare tutta se stessa, oltre al cuore dei genovesi. Sentiamo il respiro della gente intorno, il supporto e la passione”, sottolinea Salini. Le pile, tra parti esposte e sotterranee, sfiorano un’altezza complessiva di 1500 metri, l’equivalente di due grattacieli come il Burj Khalifa.

(AWE/LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome