Ponte Stretto, Berlusconi: “Priorità assoluta del c.destra, sarò alla posa della prima pietra”

Il Ponte sullo Stretto è una delle "priorità assolute" del centrodestra e i lavori partiranno presto se la coalizione dovesse vincere le elezioni del prossimo 25 settembre

Corruzione in atti giudiziari, sentenza vicina per Berlusconi
Corruzione in atti giudiziari, sentenza vicina per Berlusconi

ROMA – Il Ponte sullo Stretto è una delle “priorità assolute” del centrodestra e i lavori partiranno presto se la coalizione dovesse vincere le elezioni del prossimo 25 settembre. Lo afferma il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervistato da ‘StrettoWeb’. “Faremo quello a campata unica e sarò lì per la posa della prima pietra – spiega il Cav -. Voglio ricordare che se la sinistra non avesse azzerato per ben due volte il lavoro dei nostri governi, ora il Ponte sarebbe una realtà, treni e auto attraverserebbero comodamente lo Stretto in pochi minuti”. “Il no ideologico della sinistra – aggiunge – è stato un comportamento davvero incredibile, la dimostrazione di una assoluta mancanza di cultura sulle infrastrutture strategiche. Grandi opere come questa non solo accorciano l’Italia e l’Europa – ricordo che il ponte fa parte di una delle grandi direttrici di traffico europee – ma sono un formidabile volano di benessere per le aree limitrofe”.

“Forza Italia in questa legislatura ha fatto una vera e propria battaglia, direi quasi una crociata, per il Ponte – prosegue Berlusconi -: i nostri bravi parlamentari calabresi e siciliani sono riusciti ad ottenere dalle Camere diversi atti di indirizzo favorevoli. A fronte di questo, ho l’impressione che il nuovo studio di fattibilità sia più che altro un modo di prendere tempo e per non decidere su un’opera che la sinistra e i Cinque Stelle non hanno mai voluto davvero. Il progetto a campata unica è stato ritenuto preferibile dai più grandi esperti a livello mondiale. L’ipotesi di un ponte a più campate è già stata scartata perché non è adatta alle caratteristiche idrogeologiche dello stretto”. “Il nostro governo rinuncerà al nuovo studio di fattibilità, che costerebbe 50 milioni – annuncia – e utilizzerà parte delle somme già stanziate a questo scopo per aggiornare i progetti già approvati, adeguandoli alle nuove possibilità che la tecnologia offre”. “La realizzazione del Ponte, sottolinea ancora Berlusconi, “sarebbe l’acceleratore necessario per modernizzare finalmente anche le altre infrastrutture, per portare l’Alta Velocità fino in Calabria e in Sicilia. Il No al Ponte, del tutto antistorico, antieconomico, antiscientifico, che limita le possibilità di sviluppo di vasti territori, è quindi del tutto incomprensibile. Nasce soltanto dall’ostilità politica, preconcetta e strumentale, verso chi come noi e come i nostri governi si è impegnato per realizzarlo.i Il 25 settembre c’è davvero la possibilità di mandare a casa questa sinistra inconcludente e di dare a noi la possibilità di far ripartire concretamente l’Italia. A partire proprio dal Ponte sullo Stretto”.

LaPresse

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