“Porti sempre chiusi per le Ong. Conte è stato bravo”: Salvini passa all’attacco

"Conte ha messo nero su bianco il discorso sulle ong. Che è un discorso chiuso, loro non sono più legittimate"

Foto Stefano Cavicchi - LaPresse

ROMA (LaPresse) – Porti sempre chiusi per Ong. Conte è stato bravo. “A quanto leggo, Conte ha messo nero su bianco il discorso sulle ong. Che è un discorso chiuso, loro non sono più legittimate: si è sancito che nessuno deve interferire con il lavoro della Guardia costiera libica. E infatti Malta chiude e l’Italia ha già chiuso i suoi porti. Anzi, abbiamo chiuso per gli attracchi di queste navi anche quando non portano migranti. Le navi straniere finanziate in maniera occulta da potenze straniere in Italia non toccheranno più terra”. Così il vicepremier Matteo salvini, intervistato da il Corriere della Sera. “L’obiettivo era anche cambiare Dublino, ma il fatto di avere messo nero su bianco che chi viene salvato nelle acque maltesi o italiane non necessariamente finirà in Italia è un qualcosa che ci aiuterà non poco – ha aggiunto – Il premier Conte? È stato bravo, ma siamo a metà dell’opera”.

I porti devono restare chiusi

“Il fatto è che Macron continua a provocare. È presidente della Repubblica e io credo dovrebbe dialogare. Anche perché lui è quello buono, io il cattivo. Strano, visto che lui è quello che ha blindato Ventimiglia persino per i lavoratori italiani e ha accolto 600 migranti sui 9000 che avrebbe dovuto. Lo fa perché in patria è già ai minimi storici. Non era stato eletto per vietare i telefonini in classe: è giusto, certo. ma i francesi credo puntassero ad altro”, ha aggiunto.

Il 12 luglio appuntamento a Innsbruck

“Sarò a Innsbruck il 12 luglio per la prima riunione dei ministri dell’Interno. E lì, vedremo di ampliare ulteriormente il nostro peso e le nostre alleanze. Se ti rispettano, ti ascoltano. Se no, ti ignorano. Come dimostrano tutte le direttive di questi anni, dannosissime per l’Italia”, ha spiegato il ministro dell’Interno.

“Di cosa abbiamo parlato con Berlusconi? È stata l’usuale chiacchierata amichevole. Gli ho raccontato che cosa sto facendo al Viminale, con la Libia, con la Tunisia… E lui mi ha dato qualche consiglio, la sua esperienza e i suoi contatti”, ha concluso.

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