Preoccupano i contagi in Europa: in Germania l’incidenza dei casi settimanali a 201,1. Mai così alta

Gli Stati Uniti riaprono frontieri a vaccianati con due dosi. In Giappone nessun morto per il virus, non accadeva dal 2 agosto 2020

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

BERLINO – Preoccupa la ripresa dei contagi covid in Europa: in particolare in Germania l’incidenza settimanale di nuovi casi di coronavirus ha raggiunto il livello più alto dall’inizio della pandemia. Lo rileva il Robert Koch Institute che registra un tasso di 201,1 infezioni ogni 100.000 abitanti. Il record precedente era stato raggiunto al culmine della seconda ondata il 22 dicembre 2020 con un tasso di 197,6. Una settimana fa l’incidenza era a 154,8, un mese fa a 63,8. Venerdì sono stati registrati 37.120 nuovi casi, cifra record da inizio pandemia.

Non dobbiamo sottovalutare l’allerta dell’Oms ma non dobbiamo sfociare nell’allarmismo, perché in Italia la situazione epidemica insieme a quelle di Spagna e Portogallo è la migliore d’Europa“, ha detto il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, intervistato su Rai3 a ‘Mezz’ora in più’.
“L’Italia si distingue in maniera netta rispetto ad altri Paesi europei”, aggiunge. 

Nel frattempo, negli Stati Uniti hanno revocato a partire da oggi il divieto di ingresso nel paese a un lungo elenco di stati, tra cui Messico, Canada e gran parte dell’Europa, permettendo ai turisti di tornare a viaggiare negli Usa e ai familiari di ricongiugersi dopo un anno e mezzo di lontananza a causa della pandemia. Da oggi gli Usa accoglieranno negli aeroporti e nelle frontiere terrestri viaggiatori vaccinati con due dosi, facendo cadere una restrizione che risaliva all’amministrazione Trump. Secondo le nuove regole per i viaggi aerei è necessariooltre alla vaccinazione, un test covid negativo. Per gli spostamenti via terra da Messico e Canada basterà invece il certificato vaccinale.

Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda, potrebbe uscire dal lockdown a fine mese, mentre alcune restrizioni nel paese verranno allentate a partire da martedì, secondo quanto annunciato il primo ministro Jacinta Ardern. Auckland si trova in lockdown da quasi tre mesi dopo lo scoppio della variante delta. I contagi legati alla pandemia sono saliti fino a superare i 4.500 casi con 150 infezioni giornaliere registrate nell’utima settimana. Il primo ministro ha spiegato che il miglioramento del tasso di vaccinazione può contribuire ad ulteriori allentamenti delle restrizioni. Da domani potranno riaprire negozi al dettaglio e centri commerciali, così come biblioteche, musei e gli zoo. Gli assembramenti all’aperto saranno consentiti fino a un massimo di 25 persone. Ardern ha assicurato che potrebbe essere adottato un sistema a semaforo una volta che Auckland avrà raggiunto il 90% della popolazione vaccinata con entrambe le dosi.

Infine, per la prima volta in 15 mesi in Giappone non è stato registrato alcun decesso legato al coronavirus. Non accadeva dal 2 agosto 2020, secondo quanto affermano le autorità locali. Nella giornata di domenica sono stati segnalati un totale di 162 nuovi casi. Il picco giornaliero di morti è stato registrato a metà maggio, con un bilancio superiore a 200 vittime. Secondo il governo, circa il 73% della popolazione si è vaccinata contro il Covid-19.

(LaPresse)

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