Processo Maroni, difesa: Relazione affettiva è suggestione pm

Milano, 19 apr. (LaPresse) – La relazione tra Roberto Maroni e Maria Grazia Paturzo, sua ex collaboratrice al Viminale, “non è provata” e costituisce “una convinzione nell’animo” del procuratore aggiunto Eugenio Fusco. Lo ha detto l’avvocato Domenico Aiello, legale dell’ex governatore lombardo, in un passaggio dell’arringa nel corso del processo per le presunte pressioni indebite sull’ottenimento di un viaggio a Tokyo con Paturzo e a un contratto di lavoro per la sua ex collaboratrice in Viminale Mara Carluccio. La presunta relazione tra Maroni e Paturzo è frutto di “suggestioni e illazioni” del pm, e il fatto che sia entrata in requisitoria “è un segno di debolezza, una spia rossa nel carburante della pubblica accusa che rischia di bruciare tutto il processo”.

 “Continuare a dire che questa relazione era nota – aggiunge – è una litania. Se vogliamo fare un processo su questo applichiamo il diritto del Corano”. Inoltre “cosa si vorrebbe far credere con la frase ‘C’è dell’altro ma vi risparmio i dettagli più macabri?”, domanda Aiello. “Mi sarei aspettato un minimo di attenzione in più nei confronti di uno dei manager più in gamba e sessantenne uomo di Stato”, ha proseguito il legale rivolgendosi all’accusa.

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