Proteggiti dal sole e aiuta la Terra

Attenzione alle creme che contengono sostanze inquinanti: danneggiano la barriera corallina e minacciano l’ecosistema. Per il pianeta è meglio scegliere prodotti ecobio senza benzeni

L’estate è alle porte e si avvicina il periodo dedicato alla tintarella. Proteggere la pelle dai raggi del sole è molto importante, soprattutto nella bella stagione quando siamo più esposti alla luce. I raggi UV sono tra i principali fattori esterni a cui la pelle è esposta quotidianamente e i cui danni possono ripercuotersi anche a lungo termine, non solo in estate o quando fa più caldo. Sono responsabili di fenomeni quali abbronzatura, efelidi, eritemi solari, e inoltre rappresentano la causa principale di tumore della pelle. Per questa ragione è importantissimo proteggersi per non avere danni alla salute. Ma che impatto hanno le protezioni solari sul nostro pianeta? Dipende molto dagli ingredienti.

MARE AVVELENATO
Purtroppo molti solari contengono ingredienti che fanno male all’ecosistema marino. Quando entriamo in acqua, dopo aver spalmato la crema sulla nostra pelle, rilasciamo sul bagnasciuga delle sostanze che minacciano flora e fauna marine. Un esperimento condotto dai ricercatori dell’Università della Cantabria ha dimostrato come a contatto con l’acqua le creme liberano composti come metalli e nutrienti inorganici presenti normalmente in ridottissima quantità in mare. Hanno versato della crema solare commerciale contenente biossido di titanio in un campione di acqua del Mar Mediterraneo, osservando poi quali sostanze fossero rilasciate dal prodotto dissolto nell’acqua salata: alluminio, silicio e fosforo sono risultati i composti liberati in maggiore quantità. Secondo le stime le concentrazioni di alluminio potrebbero crescere del 4% e quelle di titanio anche del 20%. I danni principali riguardano barriere coralline e diversità biologica soprattutto per pesci, molluschi e flora marina. I coralli assorbono le sostanze risultandone avvelenati, con blocco della crescita e ricadute negative anche per i pesci che perdono il luogo in cui depositano le loro uova. Questo problema sta diventando particolarmente importante, tanto che negli ultimi anni, specialmente in zone particolarmente, frequentate dai turisti come l’arcipelago di Palau o le Hawaii, sono stati presi provvedimenti contro l’uso di creme solari inquinanti, per preservare la biodiversità dei mari.

Quali scegliere
Alcuni componenti chimici sono ritenuti responsabili dell’avvelenamento dei mari. Un esempio è l’ossigenzone, un derivato del benzene ma ci sono anche altri petrolati e ingredienti inquinanti. Per non danneggiare i mari dobbiamo scegliere una crema solare naturale senza sostanze chimiche, o “reef friendly”. Esistono in commercio molte alternative ecocompatibili e naturali, biologiche, attente ai materiali di imballaggio e anche all’impatto sul pianeta e sulla pelle. Per selezionare bisogna imparare a leggere bene le etichette dei prodotti, evitando quelle con Inci dannoso. Ma se si è alle prime armi ci si può rivolgere ai negozi fisici o online che vendono prodotti ecobio. La Terra ringrazierà.

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