Protesta dei pastori sardi, scontri a Porto Torres

Blocchi del traffico, litri di latte già confezionato versati in strada. Non si placa la protesta che, questa mattina, ha causato le prime denunce per alcuni dei responsabili

CAGLIARI – Una protesta che cresce giorno dopo giorno. Dalla minaccia del blocco dei giocatori della squadra locale in partenza per Milano, a quello effettivo del traffico passando per interi bidoni di latte rovesciati a terra.

Le rivendicazioni dei pastori sardi

I pastori sardi continuano a manifestare per un prezzo troppo basso per il latte ovino e caprino, ora pagato 55 centesimi al litro contro i 70 richiesti, ma non solo. Hanno sottolineato anche l’acquisto da parte di aziende sarde di materia prima comunitaria, usata poi per fare formaggi e prodotti a marchio sardo.

Ecco perché si chiede un maggiore controllo sulle dop anche per rilanciare l’economia regionale partendo proprio dal settore agropastorale. Proteste molto accesa, si diceva, e le forze dell’ordine che non stanno di certo a guardare.

La risposta delle forze dell’ordine

Gli inquirenti stanno visionando i numerosi filmati postati sui social in merito al blocco di cisterne e alla distruzione di latte già confezionato. Di fronte ai cancelli dell’azienda casearia ‘Serra’ di Ortacesus sono stati sversati infatti oltre 10mila litri di latte ovino. Qui i carabinieri hanno individuato cinque responsabili che verranno denunciati per danneggiamento e violenza privata. Si tratta di  M.A. e P.A., due fratelli di 23 e 22 anni e di E. P., un altro giovane di 23 anni, tutti di Ortacesus e tutti disoccupati. Con loro due allevatori di Senorbi L.S. e G.S. rispettivamente di 23 e 54 anni.

A Porto Torres si sono registrate forti tensioni quando, dopo aver bloccato i manifestanti con poliziotti in assetto antisommossa, il vicequestore Maurizio Terrazzi ha ordinato di chiudere una cisterna di latte presa di mira dai pastori. Nonostante questo, e nonostante la certezza di conseguenze giudiziarie, i pastori hanno annunciato nuovi blocchi e azioni dimostrative: “Lasciamo a casa gli scrupoli – hanno detto – e continuiamo a perseguire un sogno che ha sapore di dignità e libertà”.

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