Puglia, contrasto al caporalato: 51 arresti

Contrasto allo sfruttamento lavorativo su tutto il territorio regionale

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

BARI – Contrasto al caporalato in Puglia: 51 arresti. Alle 10.30, presso la sede del Comando legione carabinieri Puglia, il comandante Alfonso Manzo, i comandanti provinciali di Bari, Lecce, Foggia, Taranto e Brindisi ed il comandante del gruppo carabinieri per la Tutela del Lavoro terranno una conferenza stampa sulla campagna di contrasto allo sfruttamento lavorativo su tutto il territorio regionale.

A Brindisi sfruttamento del lavoro nero: arrestata la coppia di agricoltori

Nella frazione Tuturano, Contrada San Paolo, a Brindisi è stato individuato un giovane pastore 20enne originario del Gambia, ridotto in schiavitù. Costretto infatti a lavorare e vivere all’interno di una masseria in condizioni disumane, dormire su un giaciglio. Per una paga mensile di 650euro, circa 1,5euro all’ora per più di 13/14 ore al giorno, dalle 5 di mattina, senza riposo settimanale, ferie, diritti.

Due persone, un 51enne con a carico diverse vicende di natura penale anche di tipo associativo e la convivente, una donna 37enne titolare della masseria, entrambe della zona, sono state arrestate in flagranza di reato dai Carabinieri della task force anti-caporalato. Lo specifico gruppo di lavoro è stato costituito in seno al Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. In ossequio alle disposizioni del Comando legione Carabinieri Puglia. Per il contrasto al fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro. E opera quindi unitamente ai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi.

(LaPresse)

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