Radio3, sabato in onda ‘La fine della Grande Guerra’

Dieci milioni di morti, trenta milioni di feriti e mutilati. Ma anche tre imperi plurisecolari cancellati dalla mappa europea

LaPresse/Fabio Cimaglia

MILANO (LaPresse) – Radio3, sabato in onda ‘La fine della Grande Guerra’. Dieci milioni di morti, trenta milioni di feriti e mutilati. Ma anche tre imperi plurisecolari cancellati dalla mappa europea (asburgico, russo e ottomano). Oltre che quattro monarchie abbattute per sempre (tedesca, russa, austriaca e turca). Questa fu l’eredità della prima guerra mondiale. Che terminò ufficialmente per l’Italia il 4 novembre 1918 alle ore 15.00 quando entrò ufficialmente in vigore l’armistizio firmato il 3 novembre a Villa Giusti tra l’Austria e gli Alleati. Con lo storico Marco Mondini nelle trasmissioni del 3 e 4 novembre ripercorreremo le ultime ore del conflitto. Intrecciando le testimonianze dei veterani che vissero fino all’ultimo sulle linee del fronte italo austriaco. Ma anche le trattative che portarono alla firma dell’armistizio e lo sguardo dei vinti di quello che fu il primo vero spartiacque dell’età moderna.

Radio3, sabato in onda ‘La fine della Grande Guerra’

La sera del 4 novembre, inoltre, in diretta dalla sala A andrà in onda lo spettacolo teatrale di Sergio Pierattini Cenere e ombra sulla vicenda del milite ignoto con Maria Paiato. Il radiodramma originale, scritto appositamente per il mese del Teatro di Radio3 da Sergio Pierattini, racconta la vicenda del Milite Ignoto attraverso la figura di Maria Bergamas, la donna triestina che fu selezionata per scegliere, tra gli undici feretri raccolti nella Basilica di Aquileia, quello destinato al Vittoriano. Maria, madre di un soldato disperso sul Monte Cimone, divenne così protagonista e vittima di un rito collettivo dal forte valore simbolico ed emotivo.

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