Ragusa, fa prostituire la figlia 13enne: arrestata la madre e 4 uomini

L'atroce storia avveniva ogni giorno nelle campagne di Acate

sedicenne vittima di stupro

RAGUSA – Faceva prostituire la figlia di 13 anni. Con questa accusa la madre dell’adolescente è stata arrestata dalla polizia di Ragusa per sfruttamento della prostituzione minorile in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto disposto dalla procura della Repubblica di Catania. Con la donna, rumena, sono finiti in manette quattro uomini, due italiani e due marocchini, accusati di violenza sessuale.

Nel mese di marzo, durante i controlli disposti dalla polizia di Stato per il contrasto dello sfruttamento lavorativo e del caporalato, gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa notavano una ragazzina che aveva degli atteggiamenti non consoni alla sua età. Pertanto decidevano di raccogliere informazioni in più sul suo nucleo familiare. Sin dalle prime informazioni raccolte, gli investigatori apprendevano che la piccola era solita avere rapporti sessuali con uomini anche molto più grandi di lei. E vi era il sospetto che fosse proprio la madre a gestire una vera e propria attività di meretricio della bambina traendone un profitto.

I fatti avvenivano nelle campagne di Acate in provincia di Ragusa, dove vi sono migliaia di metri quadri destinati alle coltivazioni in serra. Proprio all’interno degli impianti serricoli l’adolescente, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era costretta a consumare rapporti sessuali con braccianti agricoli nord africani, rumeni e italiani. La zona agricola era anche il luogo dove conosceva i suoi aguzzini, in quanto anche lei andava a lavorare in campagna seppur 13enne.

(LaPresse)

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