Rai Storia, domani ‘Maxi, il grande processo alla mafia’

Uno scontro al centro di 'Maxi, il grande processo alla mafia', in onda martedì 6 novembre alle 21.10 su Rai Storia

LaPresse/Fabio Cimaglia

MILANO (LaPresse) – Rai Storia, domani ‘Maxi, il grande processo alla mafia’. Il momento più caldo dell’intero Maxiprocesso alla Mafia: il 10 aprile 1986, i due boss Pippo Calò e Tommaso Buscetta si trovano faccia a faccia, ad accusarsi reciprocamente. Uno scontro al centro di ‘Maxi, il grande processo alla mafia’, in onda martedì 6 novembre alle 21.10 su Rai Storia. Calò accusa l’ex amico di essere inaffidabile, puntando sulle sue infedeltà coniugali, Buscetta reagisce sottolineando le contraddizioni di Calò e imputandogli la sparizione dei suoi due figli.

Finché, il pentito non parla di un delitto rimasto dell’ombra e di cui sostiene che Calò sia il responsabile. E’ un duello teatrale, un incontro tra due uomini d’onore che sono cresciuti insieme, e che sono stati divisi dalla ferocia dei Corleonesi. Calò è passato dalla loro parte, Buscetta è stato costretto a scappare. Tutta l’aula coglie l’importanza del momento, e il processo vive una delle giornate decisive.

Rai Storia, domani ‘Maxi, il grande processo alla mafia’

Franco – il giornalista protagonista della fiction che accompagna la ricostruzione di quei giorni – racconta nei telegiornali il confronto. Anche se la sua vita è avvolta da turbamento e preoccupazione. La stessa che avvolge l’aula nei giorni successivi, quando arriva un altro pentito, Salvatore Contorno. In dialetto stretto, con un linguaggio colorito e tanta rabbia in corpo, anche lui svela i retroscena di delitti efferati. E racconta del fallito attentato ai suoi danni. Gli avvocati provano a difendersi sostenendo l’inattendibilità del pentito, cercano in tutti i modi di mettere in difficoltà l’accusa e sono pronti a sfruttare ogni occasione per interrompere il dibattimento.

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