Regeni, via lo striscione da Sassuolo. Il sindaco leghista: “Storia vecchia”

Anche il fronte dem reagisce e arriva il duro attacco della senatrice Tatjana Rojc

Foto LaPresse/Andrea Alfano 25/01/2019 Torino (Italia) Cronaca Fiaccolata Commemorativa Giulio Regeni Nella foto: La fiaccolata commemorativa di Giulio Regeni presso il Campus Einaudi. Photo LaPresse/Andrea Alfano January 25, 2019 Turin (Italy) News Giulio Regeni Commemorative Torchlight Procession In the picture: Giulio Regeni commemorative torchlight procession at Campus Einaudi.

MILANO “Resta ferma la nostra solidarietà alla famiglia Regeni, ma non aveva più senso tenere ancora lì quello striscione. È una vicenda non più di attualità e poi tra l’altro in centro storico ci stava anche male dal punto di vista estetico, tutto impolverato”. Dopo l’iniziativa del governatore leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga di togliere lo striscione che recitava ‘Verità per Giulio Regeni’, anche Gianfrancesco Menani, il nuovo sindaco di Sassuolo (Modena) della Lega, lo ha fatto rimuovere dal balcone del palazzo comunale.

Le polemiche tra Lega e M5S

Una vicenda che aveva già acceso polemiche fra Lega e 5 Stelle con lo striscione pro Regeni ‘smontato’ dal palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia. “Il cartello con la scritta ‘Verità per Giulio Regeni’ resterà esposto sulle finestre degli uffici del Gruppo Movimento 5 Stelle nella sede della Regione, nonostante la decisione del governatore Fedriga”, avevano annunciato i consiglieri regionali 5 stelle del Fvg.

La linea dei pentastellati sul caso Regeni

Per i pentastellati Ilaria Dal Zovo, Mauro Capozzella, Cristian Sergo e Andrea Ussai il loro “è un gesto simbolico, per ribadire la vicinanza alla famiglia ed esprimere il sentimento di una comunità che non vuole smettere di credere alla ricerca della verità. La scelta del presidente Fedriga rappresenta un cattivo segnale, tanto più se la decisione non è stata condivisa con la famiglia di Giulio”.

La decisione di Fedriga

E in merito allo striscione giallo ‘Verità per Giulio Regeni’, per il ricercatore friulano torturato e ucciso nel 2016 in Egitto, Fedriga aveva annunciato che non verrà più esposto né a Trieste né in altre sedi. “Malgrado non condivida la politica degli striscioni e dei braccialetti, non ho fatto rimuovere lo striscione per più di un anno per non portare nell’agone politico la morte di un ragazzo. Evidentemente questa sensibilità non appartiene a tutti e ad ogni occasione non si perde tempo per alimentare polemiche”, aveva scritto su Facebook.

I precedenti nel 2018

Ma ci sono altri precedenti. Nel 2018, da neoeletto, il sindaco leghista di Treviso Mario Conte ne aveva anche lui rimosso uno dalla facciata del Palazzo dei Trcento. A Ferrara invece per i festeggiamenti in occasione dell’elezione di Alan Fabbri, nuovo sindaco della Lega, è stata messa la bandiera del Carroccio su uno dei balconi del municipio che ha coperto lo striscione pro Regeni.

La dura critica delle opposizioni dem

Anche il fronte dem reagisce e arriva il duro attacco della senatrice Tatjana Rojc: “La scomparsa degli striscioni per Regeni ad opera della Lega uno dopo l’altro in Italia risponde a una precisa linea di politica estera della Lega, oltre che alla predisposizione a mettere sotto il tappeto le questioni dei diritti umani. I legami tra Salvini e l’Egitto di Al Sisi sono noti e rivendicati”.

(LaPresse/di Laura Carcano)

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