Reggio Calabria: sequestrati 1,3 tonnellate di cibo avariato a Scilla

I carabinieri del Nas di Reggio Calabria e la stazione carabinieri di Scilla (Reggio Calabria) hanno denunciato il titolare di due stabilimenti balneari della nota località turistica dello Stretto di Messina perchè aveva 1.300 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione

Foto LaPresse fornita dai carabinieri

MILANO – I carabinieri del Nas di Reggio Calabria e la stazione carabinieri di Scilla (Reggio Calabria) hanno denunciato il titolare di due stabilimenti balneari della nota località turistica dello Stretto di Messina perchè aveva 1.300 chili di alimenti in cattivo stato di conservazione.

L’attività, conclusasi la vigilia di Ferragosto, ha preso il via da un’intuizione dei carabinieri della stazione di Scilla. I militari hanno notato come due lidi balneari servivano alimenti non preparati sul posto ma trasportati nel portabagagli di alcune auto. Modalità assolutamente non idonea, viste anche le alte temperature del periodo estivo.

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che gli alimenti venivano preparati e conservati in un capannone nei pressi dello svincolo autostradale, dove i carabinieri hanno fatto un controllo. All’interno di numerosi pozzetti congelatori e di due celle frigorifero i militari hanno trovato oltre una tonnellata di prodotti ittici (pesce spada e calamari) e preparati di pesce e di verdure (involtini di pesce spada, parmigiana, insalata di polipo) e prodotti da forno, in gran parte congelati e senza le indicazioni o etichettature sulla provenienza. Viste le condizioni di conservazione e quantità di alimenti, i carabinieri sono intervenuti insieme al personale del Dipartimento di prevenzione dell’Aps di Reggio Calabria.

Gli alimenti erano avariati: oltre 120 Kg di pesce spada erano di colore smorto e molliccio, i calamari venivano decongelati immersi in acqua rischiando la proliferazione di batteri. La mancanza di un abbattitore di temperatura avvalorava la tesi che gli oltre 1000 kg di preparati di pesce venivano congelati, poi decongelati e cotti ed ancora congelati e stipati per essere poi consumati dai clienti dei lidi balneari, dove, infatti, i carabinieri ne hanno sequestrati altri 100 kg.

I prodotti alimentari sono stato sequestrati. Il responsabile legale dei lidi balneari è stato denunciato e gli è stata data una multa di 6.000 euro. Sospesa anche l’attività di ristorazione.

(LaPresse)

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