Tunisia, giovane reporter si uccide dandosi fuoco in segno di protesta

Il suo 'sacrificio' ha scatenato proteste di piazza, mentre la categoria sarebbe pronta a scioperare.

KASSERINE – Ha dato fuoco a sé stesso per spronare i disoccupati, soprattutto i più giovani, a scendere in piazza per pretendere un lavoro e un futuro migliore. E’ la vicenda drammatica di un reporter tunisino, morto poche ore dopo aver compiuto l’estremo gesto. Il suo ‘sacrificio’ ha scatenato proteste di piazza, mentre la categoria sarebbe pronta a scioperare.

Reporter tunisino si uccide dandosi fuoco, poco prima un video rivolto ai giovani disoccupati: “Scendete in piazza” 

Abderrazak Zorgui lavorava come reporter per l’emittente Telvza tv. Poco prima di darsi fuoco, ha avviato una diretta sul proprio profilo Facebook. Lì ha spiegato cosa stesse per fare e, soprattutto, perché. Si è rivolto ai giovani senza lavoro di Kasserine, incitandoli a combattere per i propri diritti. Ha parlato della sua condizione di precarietà nonostante da anni lavorasse con regolarità. Poi ha attaccato il governo centrale “per aver dimenticato Kasserine”, mascherandosi – a suo dire – dietro alla lotta al terrorismo. Quindi, dopo aver mostrato una bottiglia con all’interno della benzina, ha interrotto il video e si è suicidato.

Il sindacato dei giornalisti annuncia sciopero generale

Il gesto del giovane Zorgui ha innescato disordini in città. Le forze dell’ordine, schierate in assetto anti-sommossa, hanno utilizzato gas lacrimogeni per allontanare e disperdere un gruppo di persone che era sceso in piazza. Tre persone sono state arrestate. Il sindacato nazionale giornalisti tunisini (Snjt) ha inoltre annunciato la possibilità di indire uno sciopero generale della categoria. “Lo Stato ha contribuito a diffondere la corruzione e il denaro sospetto nel settore dei media assoggettadoli ad alcuni interessi e ha fallito nel controllare i media e la loro conformità alle leggi sul lavoro a scapito dei giornalisti”, si legge in un comunicato ufficiale. La morte del reporter e le circostanze in cui è avvenuta hanno riacceso i riflettori sul problema della dilagante disoccupazione giovanile in Tunisia che tocca punte del 30%.

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