Roma, al Teatro Argentina in scena ‘Copenaghen’ di Frayn

'Copenaghen' , dramma storico-scientifico del commediografo britannico Michael Frayn, per il secondo anno consecutivo, ritorna sul palcoscenico del Teatro Argentina

Foto Carlo Lannutti/LaPresse

ROMA (LaPresse) – Roma, al Teatro Argentina in scena ‘Copenaghen’ di Frayn. ‘Copenaghen’ , dramma storico-scientifico del commediografo britannico Michael Frayn, per il secondo anno consecutivo, ritorna sul palcoscenico del Teatro Argentina dal 4 al 16 dicembre. A grande richiesta e per sole due settimane. Lo spettacolo chiude così la sua lunghissima tenuta durata diciannove anni, sempre con lo stesso trio di grandi interpreti. Mauro Avogadro tratteggia il racconto di questo classico del teatro contemporaneo con il tris d’eccezione, Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, che danno vita al formidabile duello verbale fra i fisici Niels Bohr e Werner Heisenberg, alla presenza di Margrethe, moglie di Bohr, alla vigilia del devastante uso della bomba atomica. Una produzione della Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale in co-produzione con CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia.

Roma, al Teatro Argentina in scena ‘Copenaghen’ di Frayn

Diverse ipotesi vengono enunciate una dopo l’altra e vengono messi in scena i diversi incontri tra i due fisici. Viene quindi a tradursi metaforicamente, come struttura portante dell’impianto drammaturgico quel Principio di Indeterminazione e di Complementarietà pronunciati molte volte nella pièce e così determinanti per l’elaborazione della teoria della relatività ad opera di Einstein. Non è possibile una sola verità oppure una sintesi efficace delle diverse verità perché una verità è semplicemente un punto di vista, il punto di vista di chi l’ha enunciata. Tutto è umano, niente è assoluto.

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