Roma, la Guardia di Finanza arresta finto prete con 3 chili di eroina purissima nel pc

Duro colpo al narcotraffico internazionale

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

Roma (LaPresse) – La guardia di finanza di Roma, in collaborazione con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha inferto un altro duro colpo al narcotraffico internazionale. E’ stato individuato, sotto le mentite spoglie del ‘prete missionario’, uno dei più insospettabili corrieri. E’ appartenente ad un’organizzazione dedita all’introduzione di sostanze stupefacenti nel territorio nazionale.

L’uomo nascondeva 3 kg di eroina purissima nel pc. Presso lo scalo aeroportuale Leonardo da Vinci, i finanzieri del Gruppo di Fiumicino fermano il fantomatico uomo di chiesa. Con tanto di collarino ecclesiastico, con lo scopo di non destare sospetti, dichiarava di avere la cittadinanza americana. E di essere giunto a Roma, proveniente da Maputo (Mozambico). In transito dall’aeroporto di Lisbona (Portogallo), dice di essere reduce da un impegnativo viaggio missionario. Nel corso del controllo dei documenti, i militari scoprivano, inoltre, come la sua vera cittadinanza fosse in realtà nigeriana. E che era in possesso solamente di una semplice richiesta di cittadinanza statunitense, mai accolta, che doveva servire esclusivamente ad indurre in inganno i finanzieri.

Duro colpo per il narcotraffico internazionale

Durante l’ispezione dei bagagli al seguito del ‘finto prete’, questi tentava un ultimo stratagemma per farla franca. Cominciava, al fine di intimorire i militari, ad esibire la croce che indossava al collo. Accompagnava, in particolare, tale gesto con la minaccia di una ‘scomunica’ nei confronti delle fiamme gialle. A suo dire, stavano compiendo un sacrilegio. I sospetti dei finanzieri trovavano la loro conferma dopo poco. All’interno dell’imbottitura della borsa porta computer, scoprivano, in appositi doppifondi, circa 3 chilogrammi di eroina purissima. Droga destinata ad alimentare il mercato del litorale romano. Bastano, infatti, 20 euro per acquistare una dose da 1 grammo e addirittura 5 euro per una monodose da 0,1 grammo. L’eroina sequestrata avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato circa 25mila dosi. Garantiva, infatti, ai trafficanti guadagni per oltre 1 milione di euro.

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