Salvini avverte Draghi: non mollerò su Green Pass e tassa patrimoniale

Il leader della Lega sfida Meloni: “Alle Politiche saremo il primo partito”

NAPOLI – La Lega avverte Mario Draghi: su Green Pass e patrimoniale il Carroccio ha una linea chiara e non indietreggerà. Lo assicura Matteo Salvini, in visita alla redazione di ‘Cronache di Napoli’ e ‘Cronache di Caserta’ accompagnato dal candidato sindaco di Caserta Gianpiero Zinzi e dall’europarlamentare Valentino Grant, ieri di buon mattino. Il leader leghista conferma la presenza ferma nell’esecutivo nazionale e l’ottimismo sul futuro del partito, ormai più vicino a Forza Italia che a Giorgia Meloni, che è certo sarà prima forza politica alle elezioni del 2023.

Oggi in Campania per tirare la volata ai vostri candidati alle Amministrative. Più che pronostici, quali obiettivi?

L’obiettivo principale è quello di restituire fiducia ai cittadini di una terra bellissima e dalle grandi opportunità, che la sinistra non ha saputo valorizzare e difendere nonostante le tante promesse. Ancora oggi, in piena campagna elettorale, i sindaci uscenti attaccano la Lega anziché parlare dei problemi della città.

A Napoli e a Caserta le sfide sembrano, sulla carta, piuttosto ardue. O no?

Le sfide facili non ci piacciono. Caserta e Napoli vengono da anni di disastri ed è vergognoso che De Magistris abbia usato Napoli come un taxi visto che ora cerca una poltrona in Calabria. Sono certo che i cittadini sapranno premiarci, Zinzi è persona seria e conosciuta e farà un grande risultato.

Ha fatto molto parlare la vostra scelta di non presentare il simbolo del partito in Campania. Per gli avversari politici è facile accusarvi di non avere coraggio e concludere che il simbolo leghista al Sud non “tira”. Come replicate?

È una scelta precisa. Abbiamo optato per una lista aperta non solo ai militanti, ma anche ai professionisti e alle competenze che si riconoscono in un progetto civico. L’obiettivo è quello di dare centralità alle migliori energie cittadine dopo i disastri della sinistra. Come già detto, noto che i nostri avversari sono molto chiacchieroni quando si tratta di attaccare la Lega ma diventano muti quando devono rispondere sui danni fatti negli ultimi anni.

Il vostro progetto di federazione con Forza Italia è stato accolto con freddezza da Fratelli d’Italia, che ha ricordato l’esperienza negativa del Pdl. Dopo la spaccatura sull’appoggio al governo Draghi, è la fine del centrodestra?

Assolutamente no, peraltro l’idea di federazione nasce come proposta per rafforzare il centrodestra di governo. E quindi non potrebbe coinvolgere gli amici di Fratelli d’Italia, che hanno scelto di restare all’opposizione. Ma alle politiche la coalizione sarà compatta e vincente. Con la Lega primo partito.

Al momento del voto sugli emendamenti al green pass, la Lega si è divisa, cosa che non è accaduta spesso: l’ala moderata si fa sentire. Non teme l’ascesa di Giorgetti e Zaia nel partito?

Sono chiacchiere giornalistiche, con i governatori c’è piena condivisione sulla linea da tenere su green pass e vaccini e la Lega di governo è garanzia per non ritrovarci ius soli o tassa patrimoniale. Prima mi ha chiesto del simbolo della Lega in Campania: ecco, le ricordo che il leader del Pd – non un candidato civico – si candida nel collegio di Siena senza simbolo del suo partito. I problemi e gli imbarazzi, mi creda, sono tutti a sinistra.

Il tour elettorale e il faccia a faccia col premier

Dopo l’incontro nella redazione di ‘Cronache’, Matteo Salvini si è recato a San Marco Evangelista per incontrare la famiglia di Gennaro Leone, il giovane ucciso nel centro cittadino ad agosto al termine di una lite scoppiata nel cuore della movida casertana. I genitori, lo zio e il nonno del ragazzo vivono a San Marco Evangelista, alle porte della città. Hanno avanzato alcune proposte su cui Salvini ha garantito impegno immediato: aumento di presenze e controlli delle forze dell’ordine a Caserta e verifiche sempre più accurate sulla detenzione di armi – e in particolare di coltelli – tra i giovani. Il leader della Lega è impegnato in un impegnativo tour elettorale e da Lanciano, in provincia di Chieti, nel corso del pomeriggio ha ribadito l’importanza di tenere in piedi il governo, pur facendo sentire la voce della Lega: “Io sono dentro e combatto da dentro. Mi attaccano tutti, ma io porto avanti le mie battaglie contro tasse, sbarchi, ius soli e ddl Zan. Abbiamo il dovere di rimboccarci le maniche e ricostruire il Paese. Alle polemiche rispondiamo con le proposte e con il sorriso”. Elezioni e dibattiti a parte, per Salvini comincia una settimana importante in cui potrebbe esserci l’atteso incontro con il premier Mario Draghi per trovare la quadra sui punti che hanno infiammato il dibattito nell’esecutivo e in Parlamento negli ultimi giorni.


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