Salvini, il tempo stringe

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giuseppe Conte

A Matteo Salvini non resta molto tempo. L’abbraccio mortale del Movimento 5 Stelle rischia di compromettere irrimediabilmente il suo futuro politico. Una iattura, se si considera quello che è stato in grado di fare. Il successo della Lega è innegabilmente un suo successo personale. Bossi, Calderoli e Borghezio non avrebbero mai potuto raggiungere un tale grado di popolarità e rottamare Berlusconi.Ma in politica niente dura per sempre. E se i grillini hanno le ore contate, per tutte le bugie che hanno raccontato, per la mancanza di trasparenza sui meccanismi decisionali, per gli improvvisi cambi di rotta su alleanze, strategie di comunicazione, questione morale e via dicendo, il leader del Carroccio comincia già a pagare il prezzo dell’alleanza.Un calo nei sondaggi notevole (si parla di sei punti) ma al quale può ancora rimediare. Se però anche lui dovesse superare l’orizzonte degli eventi, i suoi selfie smetterebbero di essere percepiti dal pubblico come un simpatico momento di condivisione delle sue emozioni. E comincerebbero ad avere l’effetto dei patetici tentativi di Renzi di risultare simpatico.Insomma, Salvini ha una grande occasione. La rivoluzione pentastellata si è rivelata un pacco, il reddito di cittadinanza pure, gli elettori sono fuori dal palazzo esattamente come lo erano prima, la legge elettorale non è cambiata, i politici indagati vengono espulsi a seconda dei casi, si fa ancora ricorso all’immunità parlamentare e via dicendo. Gli italiani rivogliono indietro la politica vecchio stampo, ma non vogliono certo un ritorno di Berlusconi o Renzi. Salvini può essere visto come un ottimo compromesso. Ma fino a quando?

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