BOLOGNA – La Regione Emilia-Romagna e le organizzazioni sindacali, per fronteggiare la carenza di medici di medicina generale, si sono impegnati ad aumentare il massimale degli assistiti in capo ai medici corsisti con incarico temporaneo, da 500 a 650. Questa possibilità, cioè quella di incrementare fino al 30% il massimale degli assistiti previsto per questi medici corsisti, offerta alle Regioni dallo stesso Accordo collettivo nazionale, che disciplina i rapporti con i medici di medicina generale, è stata sfruttata dall’Emilia-Romagna, in accordo con i sindacati. La Giunta, infatti, ha approvato la sottoscrizione di una specifica intesa, che è stata siglata tra l’assessorato alle Politiche per la salute (direzione generale) e le organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale, Fimmg, Snami e Smi.
“Da anni siamo impegnati a fronteggiare il tema della carenza dei medici di famiglia che, purtroppo, riguarda l’intero Paese e che richiede una soluzione sovraregionale – ha dichiarato l’assessore della Regione Emilia-Romagna alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini -. Lo facciamo aumentando di anno in anno le risorse per garantire più posti ai corsi di formazione triennale in medicina generale e utilizzando tutte le possibilità che abbiamo. L’intesa con i sindacati va proprio in questa direzione: estendere ulteriormente la platea dei pazienti che i medici corsisti in medicina generale possono assistere”.
Anche se per l’assessore, non si tratta di una “decisione certamente non risolutiva”, permette “di alleggerire l’attuale situazione di carenza di medici di assistenza primaria che le Aziende sanitarie si trovano ad affrontare con difficoltà, ogni anno, quando devono incaricare i professionisti per gli ambiti territoriali vacanti, a partire dalle zone più svantaggiate”. In base a quanto sottolineato da una nota regionale, l’intesa stabilisce che per i medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale della regione, ai quali è stato conferito un incarico temporaneo, si applicherà il massimale di 650 pazienti, limitatamente al restante periodo di frequenza del corso.
(LaPresse)