Scudo penale sul Recovery, ok del centrodestra a De Luca

Lega, Fi e FdI non emendano il disegno di legge dello Sceriffo

NAPOLI – Sono scaduti ieri i termini per presentare gli emendamenti al disegno di legge ‘Disposizioni in materia di procedimenti finanziati con i fondi del Next Generation Eu’, firmata e proposta dal governatore Vincenzo De Luca in persona e che, di fatto, istituisce uno scudo penale per quanto riguarda l’utilizzo del Recovery Fund, la pioggia di miliardi europei destinati all’Italia per far fronte all’emergenza Covid. La legge, sostanzialmente, sospende l’abuso di ufficio e rimescola le carte del codice degli appalti. Nessuno, tranne il Movimento 5 Stelle, ha presentato emendamenti in IV Commissione permanente del consiglio regionale, presieduta da Luca Cascone, fedelissimo del governatore E’ il primo, e probabilmente definitivo atto politico delle opposizioni del centrodestra sul tema: nessuno si è opposto, il via libera è arrivato. Ed è un ok pesante, perché in commissione siedono la capogruppo di Forza Italia Annarita Patriarca, il coordinatore della Lega di Napoli, Severino Nappi, il consigliere di Fratelli d’Italia Marco Nonno. Nessuno dei tre partiti ha inteso fermare l’azione deluchiana. In commissione, poi, siedono Felice Di Maiolo, Gennaro Cinque, Corrado Matera, Giovanni Mensorio, Raffaele Pisacane, Giovanni Porcelli del gruppo misto (tutti in maggioranza), il renziano di Italia Viva Vincenzo Santangelo, il deluchiano Carmine Mocerino, Maria Luigia Iodice di Campania Libera, Pasquale De Fenza di Più Europa. E infine addirittura il capogruppo del Pd, Mario Casillo, accompagnato dal collega di partito Maurizio Petracca. Poi Luigi Cirillo e Vincenzo Ciampi del Movimento. Sono i grillini ad aver depositato due emendamenti per sopprimere il comma 2 dell’articolo 1 e l’intero articolo 2. A questo punto verranno probabilmente bocciati, visto che la maggioranza dei consiglieri ha accolto il disegno di legge di De Luca nella sua interezza.

Sull’operazione tutta sembra ci sia lo zampino diretto del vicepresidente Fulvio Bonavitacola e del braccio destro del governatore, Nello Mastursi. La vicenda, dunque, sarà portata direttamente in consiglio regionale. Restando così i fatti, verrà approvata senza problemi. Ma non è così scontato per vari motivi, soprattutto politici. Nella conferenza Stato-Regioni, la notizia è stata accolta con fastidio. Presa come una fuga in avanti dello Sceriffo, tanto per cambiare, rischia di essere emulata da altri presidenti regionali e aprire l’ennesimo terreno di scontro con il governo di Mario Draghi. Ma, soprattutto, a quanto pare l’imbarazzo per il Pd nazionale è tanto, soprattutto se l’argomento verrà sventolato del M5S, nei pieni di Enrico Letta partner preferito per la costruzione di una coalizione da proporre contro il centrodestra. E l’inciucio De Luca-Lega-Fi-FdI e il merito del disegno di legge in questione sembra aver mandato su tutte le furie il Nazareno. La vicenda è finita sul tavolo dei big democrat che stanno cercando di capire come intervenire attraverso i riferimenti territoriali del partito. Domani interverrà agli Stati Generali dell’ambiente, kermesse organizzata dai dem napoletani, il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Vedremo se interverrà sull’argomento o meno. Infine, resta sul tavolo del presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero la richiesta di una monotematica sul Recovery e sul piano che il governatore intende realmente mettere in campo. La proposta è partita da Gennaro Saiello dei 5 Stelle e potrebbe raccogliere il favore di altre forze politiche, forse anche il Pd. Quest’ultima vicenda è strettamente correlata allo ‘scudo penale’ che lo Sceriffo vorrebbe innalzare sui fondi europei in arrivo. Staremo a vedere.

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