Serie A, l’Inter ribalta il Derby: Milan schiantato 4-2, Juve agganciata

Foto Massimo Paolone / LaPresse in foto Marcelo Brozovic

MILANO – Rimonta, vittoria e aggancio in vetta alla Juve. Con un incredibile secondo tempo, l’Inter batte il Milan per 4-2 e di aggiudica il Derby, posticipo della 23/a giornata di Serie A. Non bastano al Milan un assist (per Rebic) e un gol di Ibrahimovic nel primo tempo, nella ripresa Brozovic, Vecino, de Vrij e Lukaku firmano uno storico ribaltone che consente alla squadra di Conte di confermare la supremazia cittadina (vinto anche il Derby di andata) ma soprattutto di agguantare la Juve di Cristiano Ronaldo al comando della classifica con 54 punti. La Lazio è terza a -1.

Un segnale fortissimo quello mandato dall’Inter per la lotta Scudetto, bianconeri e biancocelesti sono avvertiti. Era addirittura dal 1983 che l’Inter non vinceva quattro Derby consecutivi. Partita bellissima, giocata ad una intensità pazzesca da entrambe le squadre in un ambiente eccezionale. Mastica amaro il Milan, che dopo un primo tempo quasi perfetto nella ripresa viene letteralmente surclassato dalla fisicità e dalla voglia di vincere della squadra nerazzurra. Unica nota stonata della serata, i buu razzisti verso Kessie nel secondo tempo.

Ibrahimovic titolare, Samir Handanovic in panchina

Sciolti i dubbi della vigilia di Pioli e Conte. Nell’Inter gioca Padelli in porta; in difesa si rivede Godin al fianco di de Vrij e Skriniar; Candreva e Young sulle fasce; a metà campo Vecino Brozovic e Barella con Eriksen in panchina; attacco affidato a Lukaku e Sanchez. Nel Milan, davanti a Donnarumma giocano Conti, Kjaer, Romagnoli ed Hernandez; Castillejo, Kessie, Bennacer e Rebic formano il quartetto di centrocampo con Calhanoglu in appoggio ad Ibrahimovic in attacco.

San Siro tutto esaurito con 75mila spettatori e un incasso da 5,5 milioni di euro

Primo tempo dominato dal Milan, che con un atteggiamento molto aggressivo costringe l’Inter a rintanarsi nella propria metà campo. Dopo una serie di tentativi, con Kessie da fuori e con gli inserimenti di Hernandez e Rebic a sinistra, rossoneri vicinissimi al gol con un destro dai venticinque metri di Calhanoglu respinto dal palo a Padelli battuto. La replica dell’Inter com una mischia a centro area su azione di calcio d’angolo, con Skriniar che non riesce a battere Donnarumma. Dopo un altro tentativo dal limite di Castillejo per il Milan, è l’Inter a sfiorare il gol con un colpo di testa di Godin su calcio d’angolo con palla di poco a lato. Ogni volta che attacca la squadra di Conte è sempre pericolosa, così poco dopo il 20′ è Vecino a sprecare una palla d’oro a centro area su assist di Lukaku.

E’ sempre il Milan a fare la partita, con la posizione di Calhanoglu fra le linee che mette spesso in difficoltà la difesa nerazzurra. Al 40′ arriva meritato il vantaggio rossonero: imperioso stacco di testa di Ibrahimovic a sovrastare Godin, uscita a vuoto di Padelli e Rebic a porta vuota deposita la palla in rete. Gol convalidato dopo un check con il VAR. Immediata replica dell’Inter, con una velenosa punizione di Brozovic deviata in angolo da Donnarumma. Prima dell’intervallo, però, è il Milan a raddoppiare con un colpo di testa di Ibrahimovic su azione di calcio d’angolo.

Incredibile inizio di secondo tempo dell’Inter, che in meno di dieci minuti pareggia con un micidiale uno-due firmato da Brozovic e Vecino. Al 53′ il centrocampista croato batte Donnarumma con un gran sinistro al volo dal limite, su respinta della difesa rossonera. Due minuti dopo il mediano uruguaiano pareggia con un destro da centro area, su assist di Sanchez. Spinta dai suoi tifosi, l’Inter continua a schiumare rabbia e si riversa in avanti alla ricerca del gol.

Il Milan accusa il colpo, ma prova comunque a reagire attraverso un gioco più manovrato. Ibra prova a prendersi la squadra sulle spalle, sfiorando la doppietta con una violenta punizione dai trenta metri con palla di poco fuori. L’Inter, però, completa l’incredibile rimonta con un gol di testa di de Vrij su angolo al 71′. Ribaltato il risultato, Conte manda in campo Eriksen al posto di Sanchez per uno schieramento più accorto.

Intanto San Siro è una autentica bolgia. Nel finale, Pioli manda in campo anche Leao e Paquetà per dare maggior qualità alla fase offensiva. E’ l’Inter, però, a sfiorare il quarto gol prima con una punizione micidiale di Eriksen dalla distanza respinta dalla traversa e poi con un contropiede di Barella fermato da Donnarumma. Il Milan ha a sua volta l’occasionissima per pareggiare, con un palo di Ibrahimovic su colpo di testa ravvicinato. In pieno recupero ci pensa Lukaku a chiudere i conti, con un colpo di testa su cross di Moses. Centro numero 21 per il bomber belga. Milano è ancora nerazzurra. (LaPresse)

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