Coronavirus, negativi i test sui bimbi della Cecchignola. Spunta il caso della famiglia di Taiwan che ha visitato l’Italia

Al rientro in patria i genitori sono risultati positivi al coronavirus e ora l’agenzia di monitoraggio delle epidemie taiwanese ha fatto sapere che anche uno dei figli, un 20enne, ha contratto il virus nonostante fosse “asintomatico”

People wearing face masks sleep in a subway in Hong Kong, Saturday, Feb, 1, 2020. China has moved to lock down at least three big cities in an unprecedented effort to contain the deadly new virus that has sickened hundreds of people and spread to other parts of the world. (AP Photo/Kin Cheung)

 Un sospiro di sollievo. Il test al coronavirus effettuato allo Spallanzani sui due bambini trasferiti in via precauzionale all’ospedale dalla caserma della Cecchignola è risultato negativo. I due minori fanno parte del primo gruppo di italiani rientrato da Wuhan e ora potranno congiungersi nuovamente con i loro genitori per terminare il periodo di quarantena. Pertanto le persone positive al coronavirus ricoverate restano tre. Per l’unico italiano le notizie sono positive: il ricercatore 29enne originario dell’Emilia Romagna è “in buone condizioni generali” e, soprattutto, “senza febbre”. Diversa invece la situazione della coppia cinese, i primi positivi al coronavirus sul territorio italiano. I due, provenienti proprio dalla città di Wuhan, si trovano ancora in terapia intensiva. Dall’inizio dell’emergenza allo Spallanzani sono stati valutati 53 pazienti. Di questi, 36 sono risultati negativi al test e sono stati dimessi. Diciassette pazienti sono tutt’ora ricoverati: 3 sono casi confermati , 12 sono sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato e 2 sono pazienti che, risultati negativi al test, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici.

C’è invece apprensione per il viaggio in Italia dal 22 gennaio al 1 febbraio effettuato da una famiglia di Taiwan, due adulti e due bambini. Al rientro in patria i genitori sono risultati positivi al coronavirus e ora l’agenzia di monitoraggio delle epidemie taiwanese ha fatto sapere che anche uno dei figli, un 20enne, ha contratto il virus nonostante fosse “asintomatico”. Il ministero della Salute ha fatto sapere di aver messo in atto tutte le procedure necessarie per tracciare tutti i contatti “stretti e continuativi” che la famiglia può aver avuto in Italia. La situazione, comunque, è ritenuta “abbastanza tranquilla” visto che siamo vicino allo scadere dei 14 giorni dal ritorno in patria. “I tempi ci fanno ben sperare”, ha detto il professor Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani. La famiglia ha soggiornato in Toscana (tra Firenze, Pisa e Siena) e poi nel Lazio.

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