Sfilata in Ferrari, ras in cella. “Una dimostrazione di forza”

Pasquale Cristiano arrestato dai carabinieri per evasione dai domiciliari

NAPOLI – Un’ostentazione di forza criminale. E’ così che gli inquirenti hanno letto quella sfilata in Ferrari lungo le vie di Arzano. Non un corteo ‘militare’, ma lo stesso forte dal punto di vista del messaggio che veniva comunicato a chi si è trovato a vederlo. I carabinieri della tenenza di Arzano e il Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato e condotto in carcere Pasquale Cristiano, 32 anni, detto ‘Picstik’ uomo di vertice del gruppo criminale noto come ‘167’, emanazione del clan Amato-Pagano sul territorio di Arzano. Gli investigatori hanno accertato che Crisitiano, mentre era sottoposto agli arresti domiciliari, era stato autorizzato lo scorso 6 giugno a partecipare alla comunione del figlio, rendendosi protagonista di un vero e proprio ‘carosello’ in Ferrari lungo le vie del paese, nonostante gli fosse stata rigettata la richiesta finalizzata alla partecipazione ai festeggiamenti. Cristiano, infatti, a bordo di una fuoriserie di ultimissima generazione, una Ferrari spider noleggiata per la circostanza, ha letteralmente sfilato per il centro di Arzano, accompagnato da altri veicoli di grossa cilindrata e persone a piedi, tra i quali anche numerosi soggetti noti alle forze dell’ordine, tutti identificati dai carabinieri, creando disagio per la circolazione. “Modi e tempistiche” del corteo sono stati valutati “non compatibili con il percorso imposto dall’obbligo di immediato rientro presso la sua abitazione”. Il provvedimento di arresto stato adottato dalla Corte di Appello di Napoli su richiesta della Procura Generale, sulla base di un’informativa dei carabinieri di Arzano che hanno documentato e evidenziato la condotta di Cristiano che è stata ritenuta appunto una vera e propria provocatoria “prova di forza”, finalizzata all’affermazione della sua presenza sul territorio. A supporto del provvedimento eseguito nei confronti del 32enne sono stati postielementi relativi a passate violazioni alla misura alla quale era sottoposto poiché, in più di un’occasione, aveva manifestato insofferenza ai controlli di routine delle forze di polizia. “L’arresto di Pasquale Cristiano è la risposta dello Stato a quella che è stata una vera e propria provocatoria ‘prova di forza’, finalizzata all’affermazione della sua presenza sul territorio di Arzano. Un grazie per la tempestiva azione dei carabinieri e della magistratura”. Così il senatore Sandro Ruotolo ha commentato l’arresto.
Ma chi è Pasquale Critiano? Viene considerato uno dei referenti degli Amato-Pagano insieme a Giuseppe Monfregolo, dopo la cattura di Renato Napoleone, il boss dei ‘melitesi’ principale responsabile della faida con i Moccia per il controllo di questa porzione di territorio. Una faida culminata con l’omicidio di Ciro Casone all’interno di un centro abbronzante nel 2014. Un agguato cui, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe partecipato anche lo stesso Monfregolo, sancendo, in quel modo, la sua alleanza con gli ‘scissionisti’. Un ‘patto di ferro’ raccontato anche da diversi collaboratori di giustizia che hanno svelato i motivi che portarono all’uccisione del ras del potente clan Moccia.

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