Sgambato: “Pd a confronto con il M5S in tutta la regione”

La dirigente democratica: “Letta in continuità con Zingaretti, stavolta De Luca si convincerà sull’alleanza”

CASERTA – Grandi aspettative su Enrico Letta diventato nuovo segretario del Pd con una maggioranza bulgara. Per far durare la luna di miele tra il successore del dimissionario Nicola Zingaretti e il popolo piddino basterà evitare polemiche mediatiche un attimo dopo aver preso decisioni all’unanimità negli organi di partito. Ne è certa la componente uscente della segreteria nazionale del Pd Camilla Sgambato (in foto), che rilancia la necessità di allargare il campo al M5S anche a Caserta.

Con Letta segretario cosa cambia?
Il nuovo segretario eletto con una maggioranza quasi unanime, sarà in piena continuità con Zingaretti I temi e gli ordini del giorno sono gli stessi. C’è un partito che va rilanciato e Letta si candida a guidare il centrosinistra con un partito che non gioca più in difesa, ma si apre a tutti quei mondi che hanno i nostri stessi valori. Con la sua relazione Letta ha rilanciato i nostri temi e la nostra identità: Ius soli, istruzione, scuole e politiche sociali. Questo è importante non solo per il Pd, ma per il Paese. Se usciamo fuori dall’isolamento del 2018 in cui ci aveva portato Renzi possiamo fare da traino ad un centrosinistra forte.

Un centrosinistra sempre allargato al M5S?
Secondo me possiamo continuare ad aprirci ai 5 Stelle. Come ha detto Letta, prima parliamo al centrosinistra allargato e poi, con pari dignità, ci confrontiamo con il M5S.

E con Italia Viva? Che tipo di rapporto immagina tra Letta e Renzi? Il segretario Pd si è preso una rivincita.
Letta non è arrivato con uno spirito di rivincita o rivalsa, ma perché chiamato dal Pd. Ha grande autorevolezza e capacità per parlare a tutti e con tutti, con Renzi, con le Sardine, Più Europa e con tutti coloro che vogliono esserci perché noi siamo l’alternativa valida a quei partiti che sembrano aver cambiato pelle, ma non lo hanno fatto e restano distanti da noi. Siamo pronti a tornare ad essere centrali anche al governo con Draghi la cui agenda, per contenuti e temi rappresenta sicuramente più il centrosinistra che il centrodestra.

Il paradosso resta, la maggioranza del partito non coincide pienamente con la rappresentanza parlamentare. Crede che per bilanciare si debbano cambiare i capigruppo alla Camera e al Senato?
Questa sarà una valutazione del segretario e della sua futura segreteria. E’ possibile che si rivedano gli assetti. E’ vero che c’è disparità tra la maggioranza dell’assemblea e i gruppi parlamentari, ma non penso che per questo si debba rivoluzionare tutto.

A proposito della nuova segreteria, quanto tempo per deciderla? Pensa che ne farà parte?
Questo non lo so, per ora abbiamo terminato il nostro percorso e lavorato in un clima di grande collaborazione. Penso che l’assetto sarà completo in poco tempo.

Se Letta è in continuità con Zingaretti l’alleanza giallorossa verrà riproposta alle Amministrative? A Caserta sosterrete Marino con i 5 Stelle?
Secondo me il Pd che torna ad essere protagonista comincerà subito un confronto con i circoli ovunque, non solo a Caserta e in Campania. La nuova segreteria dovrà promuovere un tavolo di centrosinistra soprattutto in città a guida Pd. Il Pd a Caserta sosterrà Marino, ma dovrà sicuramente allargare ad altre esperienze. Non so cosa deciderà di fare il M5S, ma spero che anche qui si apra questo confronto.

Il governatore De Luca sembra essere sempre controcorrente, difficile vada nella stessa direzione del Pd, indipendentemente dal segretario. Al di là di Letta, per esempio resta contrario all’alleanza con il M5S.
Penso che l’apertura di Letta e il nuovo protagonismo del Pd possano convincere anche Vincenzo De Luca, che in passato non è sempre stato in armonia con il partito e che sta affrontando bene questa fase complicata per tutti. Spero che nelle prossime settimane si risolvano i problemi e si sciolgano anche questi nodi.

Quanto durerà nel Pd, solitamente litigioso. questa fase di apparente pace?
Abbiamo una grande opportunità, cercando di non ricominciare con le solite discussioni social. I confronti vanno fatti nelle sedi deputate. Il problema che ha avuto Zingaretti è stato questo: in direzione si votava tutto all’unanimità, ma qualche istante dopo la minoranza metteva in discussione le scelte appena fatte sui social o sui media. Spero questo non accada anche con Letta. Abbiamo un segretario autorevole e deve lavorare e lavorare bene. Lasciamo perdere, almeno per un po’ le discussioni mediatiche che non fanno bene a nessuno.

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