Siamo sotto una dittatura, ma nessuno verrà a salvarci

Mattarella pronto a dare l'incarico, in corsa Belloni e Cottarelli
Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Qualcuno venga a salvarci. L’Italia è di nuovo sotto un regime dittatoriale ma stavolta non abbiamo nemmeno un dittatore con cui prendercela. Stavolta nessuno verrà a liberarci. Ci hanno fatto votare e poi ci hanno detto che il nostro voto non è stato gradito dalle banche, dai signori della finanza, da quelli che ci hanno succhiato il sangue fino all’ultima goccia, per cui non è un voto valido.

Renzi e Berlusconi si permettono di chiamarli “populisti”

Eppure siamo la maggioranza. Avevamo finalmente un governo, i ministri, i nostri rappresentanti. Quelli che chiamano populisti. Quelli, cioè, che dicono che in Italia la sovranità appartiene al popolo. Esattamente come recita la Costituzione italiana che Renzi e soprattutto chi sta dietro di lui hanno tentato di assassinare. Quelli che finalmente potevano liberarci dai populisti veri, come Renzi e Berlusconi.

La solita cretinata dello “spread”

Con un gesto sovversivo i poteri forti si sono tolti la maschera. Ancora una volta hanno evocato lo spread. Una cosa che non si tocca, che non si vede, che non si sente. Una cosa che manco sanno cosa sia. Hanno mandato a casa Di Maio e Salvini, il Movimento 5 Stelle e la Lega. Hanno mandato a casa noi, proclamando la legge marziale, il coprifuoco. Per tenerci nel regime dittatoriale al quale siamo ormai assuefatti.

La responsabilità di Mattarella di fronte alla storia

Dicendo no alla formazione del nuovo governo, il presidente della Repubblica Mattarella ha compiuto un gesto che lo farà passare alla storia del nostro Paese come il presidente che ha seppellito la democrazia. Come il padre che ha venduto i propri figli al miglior offerente. Il governo che formerà sarà più che illegittimo. Sarà un governo che ci è stato imposto dai poteri forti, quali che siano. Banche, Europa, Finanza o alieni poco importa.

La vittoria di Renzusconi

Il processo avviato da Berlusconi e Renzi è completato. Ormai non hanno bisogno nemmeno di raccontarci balle. Si prendono il Parlamento e il governo senza tanti complimenti. Si prendono il nostro presente e il nostro futuro. La nostra unica speranza è nelle parole diffuse a caldo dai due leader cacciati a pedate dal Quirinale. Nelle parole di fuoco che Salvini ha rivolto a Berlusconi. Nella rabbia che ha reso lucidi gli occhi di Di Maio nel video diffuso oggi. Nella voglia che sentiamo, tutti, di liberarci da queste catene.

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