Siena, botte e insulti ai bimbi nell’asilo nido domiciliare: arrestata 52enne

Operazione dei Carabinieri di Siena

SIENA – Aveva creato un asilo nido in casa, nel centro storico di Siena, dove ospitava bambini tra i 6 mesi e i 3 anni di età. Ma i piccoli ospiti hanno ricevuto continuamente insulti e botte.

Per questo hanno tratto in arresto una sedicente educatrice, una donna italiana di 52 anni, con l’accusa di maltrattamenti. Dopo che le indagini, condotte dai carabinieri di Siena, hanno consentito di ricostruire “numerosi episodi consistenti in condotte violente, quali strattonamenti, percosse”. Anche con piccole lesioni procurate ai bimbi, “alimentazione coattiva attraverso pressioni sullo sterno o occlusione del naso per imporre l’apertura della bocca, urla continue e insulti”.

La donna, che è risultata con precedenti penali specifici per maltrattamenti in famiglia, aveva organizzato nella sua ampia casa un ‘nido domiciliare’ che era frequentato da sei bambini, figli di famiglie agiate. Che si potevano permettere di pagare rette di 600 euro mensili.

Stesso episodio avvenuto anche a Roma

La Polizia di Roma ha posto sotto arresto due fratelli, un uomo di 30 anni e sua sorella, di 40, perchè accusati di maltrattamenti sui bambini dell’asilo nido privato. Che gestivano in un appartamento al terzo piano di via Erasmo Gattamelata, al Pigneto.

Sedici bambini frequentavano la scuola, tutti di età compresa tra i cinque mesi e i tre anni. I piccoli erano esposti a continue umiliazioni, venivano picchiati e addirittura spinti a terra quando ‘colpevoli’ di aver pianto.

“Gli arrestati – scrivono gli inquirenti – erano soliti apostrofare i minori con insulti anche a sfondo razziale. Utilizzando sistematicamente riferimenti sessuali sempre espressi in modo volgare ed osceno”.

Le indagini della polaria di Fiumicino, sono partite dalla testimonianza di due genitori allarmati dal cambiamento della loro bambina durante i mesi di scuola. I genitori hanno sporto denuncia a Fiumicino, pochi giorni dopo aver ritirato la piccola dal nido in questione, proprio perché sospettavano avesse subito maltrattamenti.

(LaPresse)

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