Siria, Calderoli: “Stop a rapporti commerciali e diplomatici con la Turchia”

Ma come possiamo accettare da un dittatore come Erdogan ricatti, ordini e persino minacce, come quella di farci invadere da 3,6 milioni di immigrati se qualcuno osa criticare la sua operazione militare in Siria contro i Curdi?Un’invasione mascherata da operazione di pace.

Foto LaPresse - Sergio Agazzi

ROMA – “Ma come possiamo accettare da un dittatore come Erdogan ricatti, ordini e persino minacce, come quella di farci invadere da 3,6 milioni di immigrati se qualcuno osa criticare la sua operazione militare in Siria contro i Curdi?Un’invasione mascherata da operazione di pace. Come possiamo accettare ricatti da chi ha preso miliardi di euro dall’Unione Europea per ospitare quegli immigrati di cui oggi vorrebbe disfarsi? Come possiamo accettare ricatti da un regime che non rispetta i più elementari diritti umani, chiudendo giornali scomodi e incarcerano oppositori politici o esponenti di minoranze? Come possiamo accettare tutto questo da chi oggi bombarda donne e uomini curdi che hanno combattuto Isis, perdendo vite umane, nonostante le infelici battute di Trump che ha ironizzato ricordando che i Curdi non hanno partecipato all’operazione in Normandia?”. Lo dichiara il senatore Roberto Calderoli, vice presidente del Senato.

La controversia

“Non credo sia più possibile mantenere rapporti commerciali e diplomatici con uno Stato come la Turchia che ne aggredisce un altro e ricatta e minaccia l’Europa di farla invadere da più di tre milioni di immigrati che lei stessa si era impegnata a ospitare in cambio di un bel gruzzolo…”, conclude.

LaPresse

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