Siria, Conte: “L’unione europea non può accettare il ricatto della Turchia”

La linea del premier italiano

Italy's Prime Minister Giuseppe Conte rings the silver bell during the bell ceremony, marking the start of the new Cabinet's first meeting, on September 5, 2019 at Palazzo Chigi in Rome. - Prime Minister Giuseppe Conte on September 4 unveiled Italy's new government, a coalition of the anti-establishment Five Star Movement (M5S) and centre-left Democratic Party (PD). Conte, who remains at the helm after 14 months at the head of the outgoing populist government, presented 21 new ministers to be sworn in on September 5. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

ROMA “L’Unione europea non può accettare questo ricatto”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, parlando ai cronisti a Isernia sulla minaccia della Turchia di far arrivare migranti in Europa. Se continueranno le critiche all’operazione di Ankara in Siria.

Nessun ricatto all’Ue

“Non può essere che l’attività svolta dalla Turchia per l’accoglienza dei profughi siriani diventi uno strumento di ricatto per una operazione militare che non possiamo accettare. E che deve immediatamente cessare”, ha aggiunto Conte. L’atteggiamento della Turchia, per il presidente del Consiglio, “non può non avere la riprovazione di tutta la comunità internazionale”.

La replica della Turchia

“L’Unione europea non ha mantenuto le promesse sull’accordo del 2016 sui migranti, punto. È un record squallido di diplomazia. La nostra speranza è capiscano che prima di criticare devono mantenere le promesse. Nell’accordo ci sono certi elementi: l’aggiornamento dell’unione doganale, incontri periodici, apertura dei capitoli, e naturalmente il sostegno finanziario non al governo turco ma ai profughi. Ci sono stati solo 2,2 miliardi di euro di denaro effettivamente andato al governo turco”. Lo dice alle telecamere di Rainews24 l’ambasciatore turco a Roma, Murat Salim Esenli.

(LaPresse)

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