Sos da Posillipo: ridateci i nostri alberi

Una raccolta firme per ripristinare il patrimonio arboreo della collina di Napoli

NAPOLI – Spogliata del suo prezioso panorama arboreo, la collina di Posillipo è resa irriconoscibile. L’abbattimento di circa 200 storici pini lungo le principali vie del quartiere è stato un colpo al cuore per la città intera. I napoletani invocano perciò a gran voce che la zona torni verde come lo era qualche mese fa, prima che il maltempo convincesse l’amministrazione comunale a estirpare tutti gli arbusti di Posillipo, in una spietata carneficina contro cui si è ribellata l’intera cittadinanza.

Cosa fare per rivestire Posillipo del suo naturale manto verde? E’ la domanda che si sono posti i volontari dell’associazione Gazebo Verde, promotori di un’iniziativa che punta a ricreare il paesaggio e la natura della collina napoletana. Una raccolta firme per chiedere innanzitutto “chiarezza da parte dell’amministrazione comunale sui tempi e le modalità con cui si intende risanare il paesaggio di Posillipo”, spiega Maria Teresa Ercolanese, presidentessa di Gazebo Verde.

“Siamo stanchi di sentire sempre i soliti annunci, ripetuti ormai come una cantilena. Ci è stato detto che saranno stanziati dei fondi da parte di Città Metropolitana, ma per il momento, nonostante le molteplici richieste da parte nostra e delle tante associazioni attive sul territorio, ancora non esiste un piano di intervento e una programmazione per rinverdire la zona”.

L’amarezza riguarda i tempi e i mezzi: il lavoro da fare per sanare la ferita di Posillipo è ingente. Bisogna estirpare i tronchi ancora presenti in strada, rifare i marciapiedi e il manto stradale delle strade, e infine piantumare tanti alberi di cui è ancora in dubbio l’essenza arborea. “La confusione è grande, motivo per cui abbiamo pensato che a questo punto la distruzione di Posillipo non deve essere più solo un problema locale, ma che debba diventare un caso nazionale”, continua Ercolanese. Le firme raccolte dalla petizione saranno presentate così al ministro dell’Ambiente Sergio Costa, “che invitiamo a farsi un giro con noi per verificare lo stato dei luoghi. Un modo per cercare di superare l’inerzia di questa amministrazione”. La rabbia è tanta, la polemica è inevitabile. “Se oggi siamo in questa situazione la colpa è certamente dell’incuria di cui Napoli è stata vittima. Già nel 2005 si parlava di come combattere i parassiti dei pini di Posillipo: 15 anni dopo, con i cambiamenti climatici, si è autorizzato uno sterminio che si poteva evitare”. Gazebo Verde esprime inoltre perplessità circa i fondi stanziati per il verde cittadino: “14 milioni di euro ci sembrano pochi per ripiantumare tutti gli alberi abbattuti in città, e la paura è che questi soldi vengano inoltre spesi male”, conclude Maria Teresa Ercolanese, al lavoro, inoltre, su una “mappa del degrado”, che individui cioè i punti più critici della città in cui urge intervenire.

Ad oggi l’iniziativa dell’associazione ha già raccolto 1400 firme, ma si punta a coinvolgere quante più persone possibile. Per i cittadini che vorranno aderire all’evento, l’appuntamento è dunque giovedì dalle 9 e 30 alle 13 e 30 in Viale Virgiliano. Insieme agli attivisti di Gazebo Verde, quelli di altre 13 associazioni che hanno accolto l’appello ‘green’ di Posillipo.

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