Spagna, bimbo caduto nel pozzo: ottavo giorno di ricerche

La trivellatrice, dopo essere riuscita a scendere fino a 40 metri, domenica è stata rallentata da uno strato di rocce dure

MADRID – Si affievoliscono sempre di più in Spagna le speranze di ritrovare in vita Julen, il bambino di due anni che il 13 gennaio scorso è caduto in un pozzo profondo 100 metri e stretto 25 centimetri nel Comune di Totalan, vicino Malaga, in Andalusia, nel sud del Paese. Da allora non è stato registrato nessun segnale di vita.

Spagna, continuano le ricerche del piccolo Julen

Una telecamera è stata calata giù nel pozzo, ma si è scontrata con un ghiaione, il che ha impedito di esplorare oltre. Solo il sacchetto di dolci che il bimbo aveva in mano qualche minuto prima della caduta e una ciocca di capelli sembrano confermare che si trovi nella galleria. Gli sforzi proseguono senza sosta: sabato una trivellatrice verticale ha cominciato a scavare un pozzo parallelo; quando si arriverà a 60 metri di profondità dei minatori scenderanno per realizzare una galleria orizzontale che si unisca al pozzo principale all’altezza in cui si stima che possa trovarsi il bambino.

Uno strato di roccia dura ha rallentato i soccorsi

La speranza dei soccorritori è di riuscire ad arrivarci lunedì. La trivellatrice però, dopo essere riuscita a scendere fino a 40 metri, domenica è stata rallentata da uno strato di rocce dure. “Abbiamo incontrato cinque metri di granito”, ha dichiarato oggi il governatore dell’Andalusia, Juanma Moreno, aggiungendo che “tutto dipende dalla natura del terreno”.

Ci sono casi di persone sopravvissute per 10 giorni in circostanze simili a quelle di Julen

Le autorità evitano di pronunciarsi sulle possibilità che il bambino sia ancora in vita. Ma il presidente della Federazione andalusa di speleologia, Jose Antonio Berrocal, ha dichiarato mercoledì alla stampa che ci sono casi di persone sopravvissute per 10 giorni in circostanze simili a quelle di Julen, in uno stato di sonno con ritmo cardiaco rallentato, che necessita di poco ossigeno.

La speranza è che il piccolo sia ancora vivo

Interrogato da El Pais, il pediatra Ivan Carabaño dell’ospedale 12 ottobre a Madrid ha sottolineato che “in circostanze estreme l’organismo umano prova a sopravvivere in modo inimmaginabile”. Il bimbo è caduto mentre giocava; i genitori stavano facendo un pic-nic lì vicino. Secondo i media locali, i genitori nel 2017 avevano già perso un primo figlio di tre anni, per un problema cardiaco.

(LaPresse/AFP)

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