Spari contro tre fratelli, arrestato 30enne

E’ finito in cella con l’accusa di tentato omicidio e detenzione illegale di arma. Il raid di piombo all’esterno di un’abitazione a Minturno dove Milo stava scontando ai domiciliari una condanna per spaccio

Foto Piero Cruciatti / LaPresse

MONDRAGONE – Colpi di pistola esplosi contro tre fratelli, arrestato dai carabinieri di Formia Ciro Milo, 30enne mondragonese. Il raid di piombo è andato in scena venerdì sera a Minturno, dove Milo stava scontando ai domiciliari la condanna per spaccio di droga emessa il 29 novembre scorso dalla Corte d’appello di Napoli. Con una Beretta semiautomatica calibro 7,65, ha sostenuto la Procura di Cassino, si è allontanato da casa per puntarla in direzione delle tre vittime di origini napoletane, ma da tempo trasferitesi nel Basso Lazio. I proiettili, però, fortunatamente hanno raggiunto i finestrini e il montante anteriore sinistro della vettura su cui erano arrivati i fratelli. Se l’episodio non è finito in tragedia, hanno ricostruito gli inquirenti, è perché i partenopei sono riusciti a mettersi al riparo dietro l’automobile e poi a fuggire via. Per la Procura l’intento di Milo era quello di assassinarli. Se non ci è riuscito non è stato per sua scelta. Da qui l’accusa di tentato omicidio che gli contestano i magistrati. Il mondragonese risponde anche di detenzione illegale di arma e di violazione degli arresti domiciliari.

La reazione brutale del Milo sarebbe da collegare alla richiesta di uno dei tre partenopei, proprietario della casa dove stava trascorrendo i domiciliari, di andare via perché da tempo non pagava l’affitto. A questo invito il 30enne avrebbe risposto recandosi nell’appartamento e prendendo l’arma. Poi il raid. Milo è stato arrestato venerdì sera su ordine del pubblico ministero Chiara D’Orefice. Adesso il caso passa al gip del Tribunale di Cassino che dovrà decidere se convalidarlo o meno. Ad assistere il mondragonese è l’avvocato Nello Sgambato.

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