Spari per il pizzo, i clan si contendono le vittime

I Perfetto-Carillo si contrappongono ai Calone-Esposito per il controllo del racket. L’obiettivo è imporre le estorsioni di Natale al maggior numero di commercianti

NAPOLI – La crisi economica colpisce anche la criminalità organizzata, soprattutto se questa si basa su estorsioni e spaccio di stupefacenti. E proprio queste sono le attività illecite principali – per non dire esclusive – dei gruppi malavitosi dell’area flegrea. A Pianura il quadro camorristico è abbastanza chiaro. A contrapporsi per il controllo degli affari illeciti sono i gruppi ‘eredi’ degli storici clan. Un tempo c’erano i Mele e Pesce-Marfella, che hanno anche dato vita a una sanguinosa faida in passato, oggi invece ecco che la contrapposizione vede da un lato i Perfetto-Carillo, con i primi che vengono indicati come vicini ai Pesce, mentre il gruppo che fa riferimento al ras Antonio Carillo come ‘erede’ dei Marfella; dall’altro lato i Calone-Esposito, che hanno tra gli esponenti di spicco Antonio Calone, che hanno preso il posto dei Mele.

L’ultimo episodio che testimonia questa contrapposizione tra i gruppi malavitosi è quello degli spari contro il muro di un autolavaggio in via Padula (nella foto). Probabilmente, come ipotizzato dagli inquirenti che indagano sull’accaduto, si tratta di un atto intimidatorio e che dovrebbe essere collegato a richieste estorsive. E proprio in quest’ottica va sottolineato come in questo periodo molti clan, a corto di liquidità, si siano rivolti proprio ai negozianti per avere subito soldi. Denaro da destinare al pagamento delle ‘mesate’ agli affiliati oppure all’acquisto di sostanze stupefacenti da spacciare nelle ‘piazze’. E questa situazione rischia di peggiorare già nei prossimi giorni. Infatti il periodo natalizio rappresenta uno di quei momenti in cui i titolari delle attività commerciali vengono minacciati al fine di sborsare il denaro per i clan.

E in questa fase le minacce agli esercenti potrebbero anche essere connesse a una sorta di guerra tra i clan con l’obiettivo di assicurarsi il maggior numero di commercianti da ‘taglieggiare’. Negozianti che devono pagare questo clan e non più l’altro. E’ questa una delle ipotesi al vaglio degli investigatori e che porterà le forze dell’ordine ad intensificare i controlli proprio con l’obiettivo di tutelare i commercianti dalle richieste estorsive delle cosche.

Poco più di un mese fa lo Stato ha inflitto un duro colpo alla ‘mala’ di Pianura con l’arresto di 8 persone ritenute vicine ai Pesce-Marfella. Nell’operazione furono coinvolti anche Vitale Perfetto, di 42 anni, e Maurizio Legnante detto ’o talebano, di 39 anni, in quanto ritenuti dalla Direzione Distrettuale Antimafia responsabili dell’omicidio di Raffaele Pisa.

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