Spazio, una sonda cinese si posa per la prima volta sulla faccia nascosta della Luna

Per la prima volta una sonda va alla scoperta del lato oscuro lunare

Lp - Xinhua/Xu Wei

Pechino – La Cina è riuscita nel primo ‘allunaggio’ di una sonda sul lato oscuro della Luna, confermando le ambizioni spaziali di Pechino.

Il modulo Chang’e-4, che aveva lasciato la Terra l’8 dicembre, è atterrato senza problemi alle 10.26 ora di Pechino (le 3.26 in Italia). E ha inviato una prima foto della superficie lunare al satellite Queqiao, in orbita intorno alla Luna. Come riferito dalla televisioni pubblica Cctv.

Rispetto alla faccia della Luna più vicina alla Terra, che è sempre girata verso il nostro pianeta, nessuna sonda né alcun modulo d’esplorazione non aveva ancora toccato il suolo della parte ‘nascosta’. Che è montuosa, accidentata e costellata di crateri.

Era da anni che la Cina si preparava a questa missione particolarmente complicata dal punto di vista della tecnologia. Una delle difficoltà maggiori infatti era riuscire a comunicare con il robot lunare: la faccia nascosta è sempre orientata nel senso opposto alla Terra, non vi sono ‘linee di mira’ dirette per trasmettere i segnali.

Per la prima volta una sonda va alla scoperta del lato oscuro lunare

La Cina ha lanciato lo scorso maggio un satellite battezzato Queqiao (‘Il Ponte di Magpie’), posizionato in orbita lunare, al fine di trasmettere ordini e dati tra la Terra e il modulo. Durante la notte lunare, che dura 14 giorni terrestri, le temperature scendono a -173 gradi. Durante il giorno, equivalente ad altri 14 giorni terrestri – possono raggiungere 127 gradi. E per aggravare la difficoltà, il Chang’e-4 è stato inviato verso una regione del polo sud della Luna, il Bacino di Aitken, il cui terreno è particolarmente complesso e ripido. La sonda deve, in particolare, condurre studi sulle basse frequenze radio, sulle risorse minerarie e sulla coltivazione di pomodori e altre piante.

E’ la seconda volta che la Cina invia una sonda sulla superficie lunare dopo il piccolo robot motorizzato Yutu (Coniglio di giada) nel 2013, che è rimasto attivo per 31 mesi.

Inoltre, Pechino prevede di lanciare l’anno prossimo Chang’e-5 per raccogliere campioni lunari e riportarli sulla Terra.

La Cina investe da anni miliardi nel suo programma spaziale, guidato dall’esercito: uno degli obiettivi è lanciare un robot su Marte e inviare altri umani sulla Luna.

(LaPresse/AFP)

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