ROMA – Quando c’è da fare i ‘fighi’ i commissari Ue come Gunther Oettinger non sono secondi a nessuno, peccato che alle affermazioni rilasciate a tv e testate giornalistiche segua spesso un passo indietro.
Manovra bocciata
Questa è stata la prima dichiarazione del commissario europeo al Bilancio, che in un’ intervista al settimanale tedesco Spiegel ha detto chiaro e tondo che “La bozza di Legge di Bilancio italiana non è compatibile con gli impegni a cui sono tenuti i Paesi dell’Ue”. La lettera di risposta del Commissario agli Affari Economici e Finanziari, Pierre Moscovici, dovrebbe arrivare a Roma tra oggi e domani e dovrebbe confermare quanto sostenuto da Oettinger che nel frattempo ha aggiustato il tiro.
Millanteria?
Dopo aver preannunciato la bocciatura, Oettinger ha ritrattato spacciando quella che all’inizio sembrava una verità assoluta per un pensiero personale. “E’ mia personale opinione che sulla base dei dati, sia molto probabile che dovremo chiedere all’Italia di correggere il progetto di bilancio. Nei prossimi due giorni ci saranno ulteriori colloqui informativi con il governo italiano per cercare una soluzione ed essere sicuri che gli impegni presi saranno rispettati”. Il commissario Ue ha millantato.
L’indignazione
Il primo a rispondere a Oettinger è stato il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, il quale senza troppi giri di parole ha ammonito i commissari europei. “Dovrebbero iniziare a comportarsi da persone serie e mordersi la lingua tre volte prima di fare dichiarazioni – ha detto – Come faceva il signor Palomar raccontato da Calvino, il quale se al terzo morso di lingua era ancora convinto della cosa che stava per dire, la diceva; se no stava zitto. In questo modo passava settimane e mesi interi in silenzio. Questo comportamento avrebbe risparmiato a Oettinger un bel po’ di figuracce”.
“Dichiarazione fuori luogo”
Ma per il ministro nel ritrattare Oettinger ha fatto peggio. “Un’altra dichiarazione fuori luogo – ha ammonito – dopo quella che i mercati ci avrebbero insegnato a votare. Lui e tutti gli altri commissari aprano le orecchie e ascoltino attentamente prima di sparare sentenze. Un rifiuto a prescindere è intollerabile. Gli impegni – ha concluso Di Maio – saranno rispettati, ma non si puo’ più morire di austerità”.
Sempre Di Maio a Porta a Porta ha sostenuto in relazione alla ‘pace fiscale’ che in Quirinale si arrivato “un testo manipolato”. “Domani – ha detto a Vespa il capo del Mise – sarà depositata una denuncia alla procura della Repubblica”. Nel testo che sarebbe giunto al presidente Mattarella “c’è lo scudo fiscale per i capitali all’estero e c’è la non punibilità per chi evade. Noi non scudiamo capitali di corrotti e di mafiosi. E non era questo il testo uscito dal Cdm”
L’avvertimento
Lapidario ma incisivo l’avvertimento del vicepremier leghista Matteo Salvini oggi a Mosca. “Moscovici, Oettinger e Juncker smettetela di invadere il campo altrui – ha rafforzato – Smettetela di invadere il campo altrui”.
