Sri Lanka, i leader musulmani chiedono ‘massima punizione’ per gli attentatori

Ventiquattro arresti per gli attentati: revocato il coprifuoco

(Xinhua/LaPresse)

COLOMBO – I massimi leader musulmani dello Sri Lanka hanno chiesto una “massima punizione” per gli autori di attentati suicidi contro chiese cristiane e hotel di lusso nel paese che hanno causato almeno 290 morti. “Esortiamo il governo a fornire sicurezza a tutti i siti religiosi. E a dare la massima punizione a tutti coloro che sono coinvolti in questi atti ignobili”, ha detto Jamiyyathuul Ulama, leader teologi musulmani di tutto lo Sri Lanka.

“A nome della comunità musulmana dello Sri Lanka, offriamo le nostre condoglianze al popolo della fede cristiana. E estendiamo le nostre mani in segno di amicizia in solidarietà”, si aggiunge.

In attacchi sette kamikaze

Gli attentati in Sri Lanka a Pasqua, che hanno causato quasi 300 morti, sono stati effettuati da sette attentatori suicidi. E’ quanto ha riferito un investigatore del governo, Ariyananda Welianga. Secondo quanto riporta l’agenzia AP, la maggior parte degli attacchi sono stati effettuati da un kamikaze. Mentre avrebbero agito in due allo Shangri-La Hotel di Colombo.

Ventiquattro arresti per gli attentati: revocato il coprifuoco

In Sri Lanka la polizia ha arrestati almeno 24 persone in relazione agli attentati di ieri. Un coprifuoco nazionale imposto poco le esplosioni è stato revocato all’alba di oggi. Ma il governo ha deciso lo stop di due giorni per scuole e la Borsa.

Gli attacchi sono stati i peggiori mai realizzati contro la piccola minoranza cristiana dello Sri Lanka, che costituisce solo il 7% dei 21 milioni di abitanti. Almeno 37 stranieri sono tra i morti, ha detto il ministero degli Esteri.

Ci sono tre indiani, tre britannici, due turchi e un portoghese.

(LaPresse/AFP)

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