“Summertime Blues”: col caldo aumentano stress ed aggressività

Gli episodi violenti aumentano notevolmente in estate, specialmente se è più caldo della media

Foto LaPresse / Alberto Gandolfo

ROMA (LaPresse)‘Non c’è cura per la tristezza dell’estate’. E’ una celebre frase dell’immortale brano ‘Summertime Blues’ di Eddie Cochran. Che spiega bene quello che un recente studio riportato sul Sun ha dimostrato. Secondo gli scienziati la ‘tristezza’ estiva è legata al protrarsi dell’estate. Non le zanzare, non la nostalgia, ma il sensibile aumento delle temperature. La spiegazione risiede in fattori di carattere biologico e psicologico sottovalutate fino a pochi anni fa. Lo studio presentato dai ricercatori dell’Università di Poznan, ha svelato che gli ormoni dello stress aumentano inesorabilmente con l’innalzamento delle temperature. Un fenomeno definito appunto ‘Summertime Blues’.

Ma non è tutto

Sulle colonne del The Telegraph il neuroscienziato dell’Università di Cardiff Dean Burnett ha spiegato come la prova della correlazione tra calore e nervosismo provenga direttamente dalle statistiche sul crimine: gli episodi violenti aumentano notevolmente in estate, specialmente se è più caldo della media. Una media che secondo i dati dell’Fbi forniti dall’emittente tv statunitense ABC cresce addirittura del 10%. Anche secondo l’Istat i mesi caldi sono i più critici dal punto di vista del malessere personale: maggio, giugno e luglio sono infatti il periodo più a rischio per il fenomeno legato ai suicidi. Tutti questi dati sono stati riuniti in uno studio condotto da Espresso Communication su oltre 50 testate internazionali in occasione dell’arrivo del gran caldo sull’Italia, per scoprire quali sono gli effetti negativi che l’aumento repentino delle temperature determina sul benessere delle persone e come affrontarli con l’aiuto dei consigli dell’esperti di performance sul lavoro.

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