Teachers for Future, i prof in campo per l’ambiente

Ieri il primo dei cinque workshop nel programma “Life Vs Capital”, la prima scuola per "climate strikers" a Napoli

Life vs Capital, i docenti in campo per l'ambiente

Ha preso il via ieri “Life Vs Capital”, la prima scuola per “climate strikers” a Napoli. Con il primo dei cinque workshop in programma, “Fridays For Future Napoli” ha iniziato il dibattito sulla controcultura ecologista. “Cambiare la Scuola per Cambiare il Sistema” il tema del confronto di ieri. Un evento che ha visto studenti ed esperti del settore discutere sul ruolo di Università e scuola nella presa di posizione ecologista dei ragazzi di oggi. Sulla scia del movimento ambientalista mondiale.

La mobilitazione dei ragazzi

Un evento fortemente voluto innanzitutto dai ragazzi. “Si sente dire spesso che gli studenti che scioperano per il clima e l’ambiente non siano competenti e non sappiano di cosa parlino. Il workshop di ieri è servito proprio a dimostrare che, al contrario, i nostri studenti sono alla continua ricerca di informazioni. Cercano dritte sul tema dal punto di vista scientifico e sociale”. Parola di Monica Capo di “Fridays For Future Napoli” nonché portavoce del movimento “Teachers For Future Italia”.

La partecipazione di “Fridays for Future Napoli”

Il corso di ieri ha visto la partecipazione di numerosi studenti e di diverse realtà, organizzatrici dell’evento. Come “Ecologie politiche del presente”, un collettivo che riunisce docenti universitari e ricercatori italiani e stranieri, e “Guerrilla Foundation”. All’organizzazione ha contribuito “Fridays For Future Napoli” e “Teachers Fof Future Italia”. Ma anche tante altre realtà ambientaliste che da tempo sono in lotta contro il cambiamento climatico.

Le colpe del sistema scolastico

Il focus del dibattito è stato il fallace sistema scolastico. Un sistema che “continua a insegnare che la crescita è infinita. Che non dobbiamo far altro che continuare a produrre e produrre. Come se non avessimo un reale problema di sostenibilità che invece esiste”, continua Monica Capo. Qualcuno ha fatto notare che basterebbe partire dai libri di testo e dai programmi scolastici. Adeguarli alle nuove esigenze ambientali costituirebbe un grande passo in avanti.

Il ruolo di Teachers for Future

“E’ inoltre necessaria una certa coerenza da parte del sistema educativo. Che non può da un lato promuovere la libertà di insegnamento e dall’altro portare i ragazzi a fare alternanza scuola-lavoro in aziende di energie fossili. Una situazione che in Campania abbiamo vissuto più volte. Come portavoce di “Teachers For Future Italia” ribadisco la vicinanza dei docenti ai ragazzi, perché questa è una lotta che si deve condurre insieme. I cambiamenti climatici sono ora, e si riflettono su tanti altri aspetti della società. L’esigenza è quella di portare i ragazzi fuori dalle aule scolastiche, così che portino nella realtà quello che c’è nei libri di testo”

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