Tennis, Sinner alla conquista di Roma: “La pressione fa parte del gioco”

"Ho un obiettivo in testa, servono tanti sacrifici, bisogna passare attraverso momenti difficili. Poi quando sei tra i primi 15 o 10, ogni dettaglio può fare la differenza".

Jannik Sinner (AP Photo/Lynne Sladky)

MILANO – “Ho un obiettivo in testa, servono tanti sacrifici, bisogna passare attraverso momenti difficili. Poi quando sei tra i primi 15 o 10, ogni dettaglio può fare la differenza”. Lo ha detto Jannik Sinner in conferenza stampa alla vigilia degli Internazionali BNL d’Italia 2022. Vista l’assenza di Matteo Berrettini, l’altoatesino è l’azzurro con la miglior classifica in tabellone al Foro dove però non ha mai superato il terzo turno. “Mi dispiace che Matteo e Lorenzo (Musetti, ndr) non riescano a giocare qui. Certo che c’è pressione, ma la devi gestire, fa parte del gioco. Ognuno ha la sua strada, l’importante è concentrarsi su se stessi”, ha aggiunto il numero 12 del Mondo come riportato dal sito Fit. Nel nuovo percorso intrapreso tre mesi fa con il nuovo coach Simone Vagnozzi, Sinner ha un obiettivo: arricchire il proprio tennis senza snaturarsi. “Ha un metodo diverso rispetto a Riccardo Piatti, penso che stiamo lavorando bene – ha detto -. So fare più cose se mi dovesse servire in campo, l’importante è non perdere quel che sono, ovvero un giocatore che entra in campo e spinge. Ma il tennis non è solo questo, è anche variare, capire i momenti della partita. Stiamo lavorando sul trasformare il gioco, possiamo migliorare tanto dalla parte del rovescio. Siamo sulla buona strada”. Sinner arriva a Roma dopo una batosta contro il canadese Felix Auger-Aliassime a Madrid. “Non mi era mai successa una stesa così – ha ammesso l’altoatesino -. Sarei andato subito dopo in campo ad allenarmi, ma la partita è finita tardi. A mezzanotte eravamo con Simone a guardare i video del match”. “C’erano tante cose che avrei dovuto fare, e devo provare a farle, anche se poi magari perdo lo stesso. Proviamo a dimenticare quello che è successo e ad andare bene qui”, ha proseguito Sinner. La terra del Foro Italico può esaltare questo Jannik 2.0. “La terra di Roma mi piace di più – ha detto -, a Madrid si scivola molto, anche perché siamo in altura. Qui mi sento sempre un po’ meglio. Ho sempre giocato bene qui e al Roland Garros. Il Centrale è un po’ diverso rispetto al Pietrangeli, più veloce. Con tanta gente, poi, l’atmosfera sarà ancora più bella”, ha concluso l’azzurro.

LaPresse

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