Terrorismo internazionale, dieci arresti in Abruzzo

Tra questi spiccano l'Imam di Martinsicuro e una commercialista italiana

Foto LaPresse - Stefano Porta

L’AQUILA – Reati tributari e di autoriciclaggio con finalità di terrorismo. È questa la pesante accusa che ha portato questa mattina all’emanazione di dieci ordinanze di custodia cautelare in carcere. Ad eseguire l’operazione ‘Zir’ i carabinieri del Ros e i finanzieri del Gico dell’Aquila. Destinatari del provvedimento otto tunisini e due italiani tra cui l’imam della moschea Dar Assalam di Martinsicuro in provincia di Teramo e una commercialista italiana.

L’attività di terrorismo internazionale

Un’attività che partiva dal nostro Paese per arrivare oltre confine. I flussi di finanziamento al terrorismo avvenivano attraverso una serie di passaggi tra Germania, Belgio e Inghilterra arrivando in Siria. Le indagini hanno chiarito il modus operandi dell’organizzazione. Ingenti somme di denaro, in parte frutto di evasione fiscale, venivano veicolate da alcune società per finanziare attività riconducibili all’organizzazione radicale islamica ‘Al-Nusra’. Tra i beneficiari, però, anche alcuni nonché Imam residenti in Italia, tra i quali uno già condannato per associazione con finalità di terrorismo internazionale. L’operazione ha consentito anche il sequestro di un patrimonio in denaro e immobili pari ad oltre un milione di euro. L’indagine è coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo di L’Aquila.

Le intercettazioni

Fondamentali per arrivare al risultato di questa mattina le intercettazioni tra alcuni degli indagati. Frasi chiare, a volte agghiaccianti, testimonianza di come all’interno delle correnti estremiste islamiche esista un odio profondo nei confronti dell’occidente che va oltre ogni limite. Un odio che porta alla morte come vera e propria missione: “Non è la questione credere o non credere – dice uno di loro – se ti è piaciuta o non ti è piaciuta. Con loro che uccidono i nostri figli noi uccidiamo i loro figli, con loro che uccidono le nostre donne noi uccidiamo le loro donne”. Poi il contatto con il Medio Oriente: “In Siria – dicono ancora – ci sono vari gruppi e non bisogna unirsi al gruppo sbagliato. Al Nusra è l’esercito dell’Islam, è un’organizzazione buona”.

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