Thailandia, in salvo otto ragazzi: cinque ancora nella grotta

"Due giorni, otto 'Wild Boars'. Hooyah". Esultano su Facebook i soccorritori, al termine della seconda lunga giornata di immersioni nelle grotte di Tham Luang.

/ AFP PHOTO / YE AUNG THU
Mae Sai (Thailandia), 9 lug. (LaPresse/AFP) – “Due giorni, otto ‘Wild Boars’. Hooyah”. Esultano su Facebook i soccorritori, al termine della seconda lunga giornata di immersioni nelle grotte di Tham Luang. Altri quattro ‘cinghialotti’ sono tornati alla luce del sole. Ne restano cinque imprigionati, tra cui l’allenatore. Il piano originario era quello di riuscire a recuperarli tutti, ma non c’è stato il tempo. La missione di lunedì ha seguito così uno schema simile a quello del giorno precedente. I ragazzi sono riemersi poco prima di sera, dopo aver nuotato e camminato lungo un accidentato percorso di quattro chilometri, attaccati a una corda e con maschere integrali sul volto collegate ai respiratori. Le operazioni sono iniziate alle 11 di lunedì mattina (le 6 in Italia), in ritardo di qualche ora, e hanno visto protagonisti gli stessi speleo-sub che nella giornata di domenica avevano recuperato i primi quattro ragazzini. “Ci aspettiamo buone notizie entro poche ore”, aveva detto Narongsak Osottanakorn, il coordinatore dei soccorsi, annunciando una riemersione “più veloce” rispetto a domenica. Ci sono volute comunque oltre otto ore per completare il salvataggio del secondo ‘gruppo’. Il primo adolescente della giornata (il quinto in totale), è uscito dal cunicolo allagato poco prima delle 17 locali. Gli altri lo hanno seguito a breve distanza l’uno dall’altro. Il lavoro dei sub riprenderà martedì mattina per portare in superficie gli ultimi cinque rimasti. Nel frattempo il livello dell’acqua sotto terra si è alzato ancora a causa delle piogge, ma non tanto da mettere a rischio le operazioni. “L’acqua è ancora a un livello soddisfacente e abbiamo abbastanza uomini per completare la missione”, ha spiegato Narongsak.

i primi salvati

Tutti i piccoli calciatori salvati sono stati trasportati in ospedale e vengono tenuti in isolamento per il timore di infezioni. I genitori potranno fare loro visita “a distanza o al di là di un pannello di vetro”. Sulle identità di quelli che si trovano al sicuro le autorità thailandesi continuano mantenere il silenzio. Sui nomi circolano solo le indiscrezioni del Daily Beast, che cita fonti ufficiali. I primi quattro salvati sarebbero: Nattawut Thakamsai, 11 anni, soprannominato ‘Tle’; Pipat Bodhi, 15 anni: portiere, detto Nick; Pipat non gioca abitualmente con i ‘cinghialetti’, si era unito al gruppo solo per stare con un amico nell’allenamento del 23 giugno, Prajak Sutham, 14 anni: portiere, il suo nomignolo è ‘Note’; Peerapat Sompiangjai, 16 anni, soprannominato ‘Night’.

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