Tim, c’è l’Opa amichevole del fondo Kkr. E Draghi dà vita al super-comitato per tracciare la strategia: in campo Gabrielli

Il sottosegretario con delega ai servizi segreti siederà al tavolo con i ministri Giorgetti, Colao e Franco

ROMA – C’è l’Opa amichevole del fondo Kkr sul 100% delle azioni Tim a 0,0505 l’una. In realtà, almeno per ora il fondo statunitense mirerebbe solo al 51% dell’acquisizione della società per poi raggiungere la totalità delle azioni in tempi successivi, sotto lo sguardo interessato dei francesi di Vivendi 

Le preoccupazioni

Appare preoccupato della situazione l’ex ad Gamberale: l’idea dello “spezzatino” che porterebbe allo spacchettamento dell’azienda tra gli aspiranti acquirenti non gli va giù. Mentre dal ministero dell’Economia e delle Finanza (Mef) avvisano: “Valuteremo i progetti sulla rete” che porterebbe ad eventuali ripercussioni sia sulle prospettive della compagnia stessa che sul ruolo dell’intero comparto mondiale, oltre che su quello della sicurezza informatica dei dati degli utenti italiani”. 

Le vicenda

E il premier Mario Draghi convoca d’urgenza un “supercomitato” per delineare la strategia sulle Tlc, anche se, almeno per ora, la linea del governo sembra essere quella della neutralità. A presidiare una battaglia internazionale a dir poco incandescente, il ministro dello sviluppo Economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, dell’Innovazione tecnologica, Vittorio Colao e del Tesoro, Daniele Franco. Ai tre è stato affiancato anche Franco Gabrielli, sottosegretario con delega ai servizi segreti, vista la delicatezza della vicenda che abbraccia Francia e Usa e che porterebbe ad eventuali ricadute economiche sulla manodopera del nostro Paese.

Il monito di Landini

E il segretario delle Cgil, Maurizio Landini, lancia il monito al governo: “In un settore strategico come quello delle telecomunicazioni – ha detto – lo Stato italiano non può subire semplicemente la logica del mercato”, per cui il sindacalista sottolinea la necessità “di un piano industriale finalizzato alla costruzione della rete unica senza escludere il ricorso al golden power se il progetto di Kkr dovesse essere in contrasto con l’interesse industriale ed occupazionale del Paese. Il rischio di uno spezzatino va scongiurato. Serve una visione d’insieme”

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