Tonno, non si butta via niente

NAPOLI – Un alimento fondamentale per il sostentamento della popolazione mondiale. Molti Paesi dipendono fortemente dalle risorse di tonno per la loro alimentazione, ma anche per lo sviluppo economico e i mezzi di sussistenza. Le Nazioni Unite nel 2011 hanno istituito la Giornata Mondiale del Tonno, che ricorre il 2 maggio, per sensibilizzare sull’importanza del tonno e promuovere pratiche di pesca più sostenibili.

TONNO ANTISPRECO
Una recente indagine commissionata alla Doxa dall’Ancit (Associazione nazionale conservieri ittici) e da Anfima (Associazione nazionale fabbricanti imballaggi metallici e affini) ha analizzato le tendenze di consumo: un italiano su 3 acquista tonno perché è un alimento antispreco. La raccolta differenziata delle scatolette viene eseguita da 8 italiani su 10, sapendo che si tratta di un contenitore di metallo e riciclabile al 100%. E il 34% degli italiani riutilizza o ricicla anche l’olio d’oliva. Il tonno in scatola è in grado di arricchirlo di proprietà nutritive che in natura non possiede come vitamina D e Omega 3. Per non sprecare olio e tonno i consigli sono usarli per un soffritto di condimento per la pasta, come condimento per la bruschetta, per realizzare una salsa di condimento e per marinare un secondo piatto aggiungendo limone e prezzemolo.

LA PESCA
Oltre 80 Stati praticano la pesca al tonno e la sua portata continua a crescere negli oceani Indiano e Pacifico. Di recente Greenpeace ha lanciato l’allarme sui sistemi di pesca spesso poco rispettosi della fauna marina. Vengono raccontate e documentate pratiche di pesca distruttive, in particolare i dispositivi di aggregazione per pesci (i cosiddetti ‘muri della morte’) dispiegati dalle flotte industriali europee impegnate nella pesca al tonno nella regione, e che stanno trasformando gli habitat dell’Oceano Indiano occidentale a una scala senza precedenti, dove circa un terzo delle popolazioni ittiche commerciali è ormai sovrasfruttato. L’Oceano Indiano rappresenta circa il 21% delle catture mondiali di tonno, rendendola la seconda regione più grande per la pesca del tonno, che poi arriva ai consumatori di tutto il mondo, e anche sulle nostre tavole.

CHE FARE?
Una lunga campagna di Greenpeace per salvare il tonno rosso nel Mediterraneo ha portato nel 2007 la Commissione Internazionale per la Conservazione del Tonno Atlantico (ICCAT) a introdurre regole più stringenti e imporre forti limiti alla pesca. Grazie alla campagna “Tonno in Trappola” di Greenpeace, alcune aziende italiane si sono impegnate a utilizzare nelle loro scatolette solo tonno pescato con i metodi più sostenibili e oggi anche sul nostro mercato sono finalmente disponibili dei prodotti con tonnetto striato pescato a canna. Bisogna imparare a leggere le etichette quando facciamo compere al supermercato, per ridurre al minimo in nostro impatto sull’ambiente e salvare i tonni dal sovrasfruttamento.

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