Tim concede l’esclusiva per Persidera al fondo Usa I Squared

Tim, a settembre la Rai Way ha bussato per Persidera

Milano (AWE/LaPresse) – Tim ha concesso l’esclusiva per Persidera, la società dei mux controllata al 70% da Telecom Italia e per la restante dal gruppo editoriale Gedi, al fondo americano I Squared. Lo riferiscono fonti vicine alla situzione. Secondo quanto si apprende Rai Way aveva tentato di prendere in contropiede gli americani. Alzando l’offerta su Persidera per la sola infrastruttura esclusi i mux di circa il 10% a 220 milioni di euro. Un’offerta che valuterebbe l’intera Persidera circa 320 milioni. Contro l’offerta di I Squared che sarebbe di circa 250 milioni per l’intero pacchetto. Dal gruppo Gedi sarebbe arrivato un invito a dare l’ok a Rai Way prima della decisione di concedere l’esclusiva al fondo Usa.

Tim, a settembre la Rai Way ha bussato per Persidera

Rai Way si fa avanti per Persidera. La società delle torri della Rai ha sottoposto ai soci “un’offerta vincolante, a talune condizioni. Per l’acquisizione dell’infrastruttura di rete e delle relative attività” di Persidera, società dei multiplex di proprietà al 70% di Tim e al 30% del gruppo editoriale Gedi. L’annuncio arriva all’indomani del cda di Telecom Italia che non ha di fatto visto avanzamenti sul dossier delle eventuali cessioni. Con Persidera, Inwit – a sua volta società delle torri – e Sparkle sul tavolo. Ray Way termina piatto a Piazza Affari a 4,535 euro.

Il titolo di Tim, invece, chiude in flessione dello 0,46% a 0,558 euro dopo che il consiglio fiume di ieri, durato oltre otto ore, ha imposto delle limitazioni ai poteri dell’amministratore delegato, Amos Genish. Senza che venisse presa alcuna decisione sui dossier chiave. Al termine della riunione il board ha comunicato in una nota di avere “proseguito l’analisi delle opportunità di investimenti in partecipazioni e dismissioni di attività non core in continuità con quanto deliberato lo scorso 24 luglio”.

La Tim sempre attiva sul mercato

Genish resta sotto pressione anche per i costi dell’asta 5G, che sta garantendo al governo, al nono giorno di rilanci, un minimo finora di 5,1 miliardi di euro. Oltre il doppio di quanto fissato nella legge di bilancio. Tim rischia dunque di spendere molto più di quanto preventivato per le frequenze 3700 Mhz. Inoltre qualche consigliere si sarebbe lamentato per l’avanzamento del piano industriale di trasofrmazione DigiTim. E per la gestione dello programma di scorporo della rete.

Nel frattempo Sparkle, la divisione servizi internazionali del gruppo, vince un contratto con Saex International, una società con sede principale a Mauritius, per espandere la copertura verso la costa orientale degli Stati Uniti attraverso la rete panamericana. “Questo progetto – si legge in una nota – segna un ulteriore passo avanti verso l’impegno di Saex a crescere sia a ovest sia a est dal Sud Africa in un sistema globale che copre due oceani e quattro continenti”.

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