Travolte e uccise all’uscita dalla discoteca: due donne perdono la vita a Senigallia. Arrestato il conducente: era ubriaco

Meno di ventiquattr'ore prima un'Audi a Lutago si è scagliata su un gruppo di turisti tedeschi, falcidiandoli

Foto LaPresse - Stefano Porta

ANCONA – Erano appena uscite dalla discoteca, in cui avevano passato la nottata, quando vengono investite e uccise da un’automobilista ubriaco: due donne hanno perso la vita, questa mattina, in un grave incidente stradale. Una tragedia che ha colpito a Senigallia, in provincia di Ancona.

Una 34enne e una 40enne di Pesaro hanno trovato la morte all’alba dell’Epifania. Alla guida della Fiat Punto che le ha investite un italiano, con un tasso alcolemico superiore ai limiti, che è stato poi arrestato dalla Stradale.

Epifania di sangue

Sono all’incirca le quattro e mezza del mattino quando la tragedia colpisce. Le due donne erano appena uscite dalla discoteca Megà, dove avevano passato la nottata. L’alba deve ancora spuntare e la strada, nonostante le luci, è ancora buia. Le ragazze iniziano ad incamminarsi lungo il ciglio la strada Provinciale 360, che attraversa il territorio di Senigallia. Improvvisamente lo schianto. Le due donne vengono travolte dall’auto, lanciata a folle velocità. Un urto violentissimo, che ha sbalzato le due donne in un campo vicino alla strada. La ricerca dei corpi è stata resa difficoltosa a causa del buio. L’uomo è stato fermato e sottoposto all’alcol test, risultato positivo. Il conducente è stato quindi arrestato dagli agenti della polizia Statale.

La seconda strage di pedoni dell’anno: in Alto Adige uccisi sei turisti

Una strage dopo l’altra mentre il sangue scorre sulle strade: la dinamica di quanto avvenuto a Senigallia è fin troppo simile all’episodio avvenuto a Lutago, in provincia di Bolzano. Meno di ventiquattr’ore prima un’Audi si è scagliata su un gruppo di turisti tedeschi, falcidiandoli. Sei ragazzi sono morti e undici persone sono rimaste ferite. Alla guida dell’auto è stato trovato un 27enne in stato di ebbrezza. Nel sangue aveva un tasso alcolemico di quattro volte superiore ai limiti consentiti. “E’ stato come vedere un campo di battaglia” è stato il commento di uno dei soccorritori. Un folle massacro, quotidiano, sulle strade del “Belpaese”.

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