TRENTO – I carabinieri della compagnia di Trento, lo scorso lunedì, durante un servizio di contrasto allo spaccio di stupefacenti, hanno arrestato un 20enne in piazza Dante, nei pressi della stazione ferroviaria.
L’uomo, con precedenti di polizia, è stato notato nei giardini vicino al terminal ferroviario in atteggiamento sospetto. I carabinieri della sezione radiomobile hanno deciso di sottoporlo a un controllo, ma alla loro vista il giovane ha reagito violentemente, opponendo una vigorosa resistenza e allo stesso tempo ha ingoiato tutti gli involucri contenenti stupefacente di cui disponeva.
Bloccato e arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, è stato sottoposto a controllo con una Tac che ha restituito l’immagine dell’effettivo ingerimento di 23 corpi estranei, irregolari, poi risultati essere ovuli di stupefacente. Lo spacciatore, dopo tre giorni di degenza ospedaliera, controllata dai carabinieri, ha restituito gli ovuli ingeriti, pari a circa 7 grammi di eroina.
Di conseguenza, il 20enne è stato denunciato anche per il reato di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e all’atto della dimissione, dopo la convalida dell’arresto, il giudice gli ha imposto la misura cautelare del divieto di soggiorno nel comune di Trento.
Grave è stato il rischio corso del giovane pusher, che per oltre tre giorni ha avuto grande parte degli ovuli nell’organismo, con il pericolo della rottura di uno di essi. La conseguente dispersione dello stupefacente nell’organismo, sottolineano i carabinieri, ne avrebbe posto seriamente a repentaglio la vita.
(LaPresse)