Ucraina, Leu: “Fermare la guerra, Ue lavori per il cessate il fuoco”

"Le rappresentanze parlamentari di Liberi e Uguali riconfermano pieno e leale sostegno al Governo Draghi in questa fase così complessa e drammatica della storia europea".

ROMA – “Le rappresentanze parlamentari di Liberi e Uguali riconfermano pieno e leale sostegno al Governo Draghi in questa fase così complessa e drammatica della storia europea. L’invasione da parte della Federazione russa dell’Ucraina rappresenta un’inaccettabile violazione del diritto internazionale e provoca ogni giorno morte e distruzione tra i civili incolpevoli. Bene hanno fatto la comunità internazionale e l’Unione Europea a condannare nettamente e senza riserve questa decisione militare aggressiva fortemente voluta da Putin, ma ora è necessario e urgente fermare questa guerra”. Lo scrivono le deputate e i deputati dei gruppi di Liberi e Uguali (Leu) di Camera e Senato in un documento sulla guerra in Ucraina. “E’ indispensabile – spiegano – lavorare per mettere in campo una forte iniziativa diplomatica per arrivare in tempi rapidi a un cessate il fuoco che consenta di far tacere le armi”. “Pur nel quadro di un sostegno all’Ucraina – proseguono deputate e deputati dei gruppi di Leu -, l’Unione Europea deve non solo assolutamente favorire tutte le iniziative di pace che sono in corso da parte di diversi soggetti e nazioni, ma esserne parte attiva, dispiegando subito una decisa e autonoma iniziativa diplomatica per arrivare al cessate il fuoco, alla tregua e all’avvio del negoziato. L’orizzonte a cui l’Italia e l’Unione Europea devono lavorare è quello della pace con la ricerca di un nuovo equilibrio capace di garantire la sicurezza in Europa e non certo una ulteriore escalation militare”. “La forza militare della Nato – aggiungono – può svolgere un ruolo fondamentale nella deterrenza ma deve essere chiaro che non si possono alimentare scenari che potrebbero portare a un allargamento del conflitto con conseguenze tanto drammatiche quanto imprevedibili (no fly zone, jet dalla Polonia) e quindi insostenibili per l’Unione Europea e il mondo intero”.

“L’Unione Europea e con essa l’Italia, quindi, intensifichino, insieme alle sanzioni economiche, gli sforzi diplomatici nell’interesse della pace e dello stesso futuro del popolo ucraino. La soluzione della crisi ucraina non passa certo per una ulteriore escalation militare con nuovi invii di armi all’Ucraina, ma per un’azione determinata sul piano diplomatico e delle ulteriori sanzioni economiche e finanziarie con l’obiettivo di portare la Russia a un tavolo negoziale di pace nel più breve tempo possibile. In questa fase vi è l’assoluta necessità che siano garantiti corridoi umanitari e che l’Unione Europea definisca un piano coordinato per l’accoglienza dei profughi, stanziando adeguate risorse economiche”, concludono le deputate e i deputati dei gruppi di Liberi e Uguali di Montecitorio e Palazzo Madama.

LaPresse

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