Ucraina, Mattarella all’Anpi: “Attacco Russia colpisce le fondamenta della democrazia”

Foto Paolo Giandotti / Ufficio Stampa Quirinale / LaPresse in foto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

MILANO – La giornata inaugurale del 17esimo congresso nazionale dell’Anpi di Riccione diventa l’occasione per lanciare un nuovo appello per la pace in Ucraina. E le parole del capo dello Stato, Sergio Mattarella, contenute in un messaggio rivolto al presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia, Gianfranco Pagliarulo, interpretano al meglio i sentimenti degli italiani. I valori della Resistenza tornano attuali, perché in Ucraina c’è un popolo intero costretto a difendersi dall’attacco sferrato da Vladimir Putin.

“Il bersaglio della guerra non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco – sottolinea il presidente della Repubblica – colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”.

Mattarella richiama l’attenzione anche sul fatto che ancora una volta “sono le sofferenze delle popolazioni civili a scuotere in profondità le coscienze, a provocare ferite che non sarà facile rimarginare”. E dall’Unione europea – ricorda l’inquilino del Quirinale – arriva la richiesta “che tacciano subito le armi, che si ritirino le forze di invasione, che venga affermato il diritto del popolo ucraino a vivere in pace e in libertà”. E non solo. Il presidente della Repubblica riavvolge il nastro e fa presente che “l’ingiustificabile aggressione al popolo ucraino di cui si è resa responsabile la Federazione Russa ha fatto ripiombare il continente europeo in un tempo di stragi, di distruzioni, di esodi forzati che fermamente intendevamo non avessero più a riprodursi dopo le tragiche vicende della Seconda guerra mondiale”.

Quindi, Mattarella ricorda che il congresso dell’Anpi, “associazione che raccoglie l’eredità di coloro che hanno lottato per la libertà, sarà certamente, ancora una volta, un momento importante di testimonianza e di riflessione. Di solidarietà attiva con chi sta resistendo, di ricerca di una pace su cui ricostruire civiltà e diritto”. Insomma, “i principi, vivi e attuali, della nostra Carta costituzionale agiscano da guida”.

Ma la giornata di apertura del congresso Anpi sulla riviera romagnola è stata arricchita anche dal contributo dei due principali leader del ‘campo largo’ del centrosinistra, Enrico Letta e Giuseppe Conte. “Io faccio parte di una generazione nata e cresciuta con l’idea che nessuno di noi può fare come i Caschi blu di Srebrenica, che si voltarono dall’altra parte e che consentirono il massacro di 8mila bosniaci”, avverte il segretario del Pd.

Mentre il leader del M5S manda un nuovo messaggio alla maggioranza che sostiene il governo Draghi: “Non saremmo all’altezza della nostra Costituzione” se, “invece di intervenire con investimenti urgenti sulle emergenze per aiutare imprese e famiglie in difficoltà, noi scegliessimo la strada di interventi massici in spese militari. Questa per noi è una scelta inaccettabile”.

Nel giorno del ricordo dell’eccidio nazista del 1944, il leader del Nazareno chiarisce che “oggi è una giornata particolare e non solo perché il 24 marzo è l’anniversario delle Fosse Ardeatine, ma oggi, mentre siamo qui, si incontrano a Bruxelles 27 capi di Stato e di governo e hanno davanti delle responsabilità che per noi sono fondamentali e importanti”. Mentre Conte insiste sul fatto che “oggi più che mai è il momento di perorare insieme un percorso di pace in Ucraina e una necessaria soluzione diplomatica e politica”.(LaPresse)

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